Eintracht Francoforte: alla scoperta dell’avversaria dell’Inter in Europa League
Quando Kovač alla fine della scorsa stagione lasciò l’Eintracht Francoforte dopo aver vinto la Coppa di Germania per andare al Bayern Monaco, ci si aspettava il classico ridimensionamento dopo il momento di gloria atteso per anni. Al contrario, la dirigenza dell’Eintracht puntando sull’austriaco Adolf Hütter aveva deciso di alzare la posta in palio. Seppur sconosciuto al grande pubblico, Hütter era infatti reduce da due stagioni di dominio assoluto: la prima in Austria col Red Bull Salisburgo, la seconda in Svizzera con lo Young Boys. Proprio con i gialloneri Hütter ha riportato a Berna un campionato che mancava da trentadue anni.
Un ottimo allenatore quindi, che ha potuto contare su tutti gli elementi migliori della rosa ereditata da Kovač. A Francoforte sono infatti rimasti su tutti gli attaccanti Rebić, reduce dall’ottimo Mondiale con la Croazia, e Haller. Proprio il francese è l’uomo chiave del reparto per la sua capacità di tenere il pallone e far salire la squadra oltre che di fare gol. Il tridente offensivo è poi completato da Jović. La storia dell’attaccante serbo è particolare. Dopo essere stato un giovane prodigio con la Stella Rossa, è passato al Benfica giovanissimo non riuscendo però ad ambientarsi. L’anno scorso l’Eintracht lo prese in prestito biennale e fece nove gol, ma mai nessuno si sarebbe aspettato di vederlo un anno più tardi capocannoniere della Bundesliga e a quota ventun reti stagionali a inizio marzo. Tanto che su di lui ci sono squadre come Barcellona e Inter.
Ecco proprio l’Inter sarà l’avversaria dell’Eintracht negli ottavi di finale di Europa League. Se è vero che per esempio Arsenal, Chelsea e Siviglia potevano essere considerate squadre più insidiose da pescare nel sorteggio, è altrettanto vero che tolte queste tre e il Napoli i tedeschi sono probabilmente la formazione più temibile del lotto. Stiamo infatti parlando di una delle squadre che finora ha fatto il cammino migliore nella competizione: sette vittorie, un solo parteggio e il miglior attacco del torneo.
In Bundesliga l’Eintracht è quinto in classifico, posizione che confermerebbe la sua presenza in Europa anche per la prossima stagione. Anche qui il punto di forza è la fase offensiva: alla Commerzbank Arena hanno infatti il terzo miglior attacco con quarantasette reti all’attivo, ben nove in più dell’Inter, che pure ha giocato due partite in più, quarta in Serie A per esempio. La “pazzia” della squadra tedesca si è vista anche nell’ultima giornata, quando sotto 2-1 contro l’Hoffenheim in casa è riuscita a ribaltare il risultato segnando le due reti decisive all’89’ e al 96′.
L’Inter dovrà cercare di uscire indenne da Francoforte, possibilmente riuscendo a segnare almeno un gol, in modo da giocarsi poi le sue carte San Siro. Cosa non facile però visto i momento diametralmente opposto che stanno vivendo le due squadre: mentre l’Inter è nel suo peggior stato di forma ed è alle prese con il caso Icardi, l’Eintracht viene da tre successi consecutivi tra campionato ed Europa League ed è imbattuto da un mese.
La fase difensiva della squadra di Hütter, seppur con membri di livello come il giovane classe 1999 N’Dicka, non è infatti irreprensibile. Da non sottovalutare poi il fatto ambientale. I tifosi dell’Eintracht hanno seguito in massa la squadra nelle sue trasferte europee: erano in diecimila sia a Roma che, e questo ha dell’incredibile, a Limassol in quel di Cipro. Per gli ottavi di finale i biglietti sono andati esauriti ancora prima che si sapesse il nome dell’avversaria e sicuramente anche a Milano, a prescindere dal risultato dell’andata, i giocatori avranno il sostegno incessante dei loro tifosi.