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Formula 1, nel 2019 la Renault potrebbe regalarci inattese sorprese

I test prestagionali sono già conclusi. L’esperienza ci insegna che le centinaia di giri percorsi dalle varie scuderie a Barcellona non contano nulla. O meglio, sono vitali per gli addetti ai lavori, ma i tifosi, al contrario, non devono basarsi sui tempi e sulle classifiche delle varie giornate. Detto questo, fra i vari nuovi piloti che hanno debuttato a Montmelò vi è stato il grande arrivo di Daniel Ricciardo in Renault.

Dopo una intera carriera nelle fila della Red Bull, Ricciardo ha scelto, complici i problemi nella gestione del box con Verstappen, di cominciare una nuova avventura, fidandosi del progetto coraggioso della scuderia francese. Il suo arrivo in Renault dovrebbe coincidere, nelle intenzioni della sua dirigenza, con un ulteriore salto in avanti di tutta la squadra. Infatti, rientrata in Formula 1 nel 2016, la Renault ha predisposto di anno in anno una monoposto sempre più competitiva, arrivando nel 2018 all’ambitissimo quarto posto nella classifica costruttori.

Quando venne annunciato l’arrivo di Ricciardo, la dirigenza Renault aveva sottolineato che le intenzioni concrete di tutta la scuderia erano di raggiungere Mercedes, Ferrari e Red Bull. Dopo miglioramenti costanti della vettura, che quest’anno potrebbe avvicinarsi ulteriormente ai primi tre, nel 2019 anche la line-up giallonera sarà di grande qualità. Hülkenberg e Ricciardo sono due piloti di grande esperienza e, soprattutto per quanto riguarda Daniel, con capacità di stare nelle prime posizioni. L’ingaggio dell’australiano è un ulteriore messaggio: Renault vuole tornare competitiva.

L’evoluzione della scuderia francese, quindi, potrebbe essere a un punto di svolta. La stagione 2019 ci indicherà se gli ulteriori miglioramenti alla monoposto saranno tali da avvicinarsi quantomeno a Red Bull. Da tifoso di una Formula 1 competitiva, non posso che augurarmi che Renault, di cui ricordiamo i fasti dei due mondiali di Alonso, possa effettivamente lottare per il podio. Nella Formula 1 odierna, in cui lo spessore dell’auto è estremamente rilevante, immaginare Gran Premi in cui ci possano essere addirittura otto potenziali vincitori mi pare un sogno.

Per sapere se questa possibilità è un sogno o realtà dobbiamo sicuramente aspettare il primo appuntamento mondiale di Melbourne. Nel frattempo, però, essendo stufo di vedere sei vetture più veloci di almeno mezzo secondo al giro rispetto alle altre, auspico che sia proprio l’ambizione ragionevole e progressiva di Renault a intaccare questo status quo. Anche perché, la simpatia e il talento di Daniel Ricciardo meritano un posto nella lotta per il podio. E Nico Hülkenberg, da parte sua, merita di alzare una coppa.