Al termine della rifinitura sul campo sintetico, Fabio Celestini ha incontrato la stampa sportiva, per presentare l’incontro di questa sera a Thun, tra il Lugano e i padroni di casa, valido per i quarti di finale di Coppa svizzera. I bianconeri dovranno fare a meno degli squalificati Bottani e Marić, oltre che degli infortunati Lavanchy e Macek. Dubbi anche rispetto all’impiego di Vécsei, mentre Čovilo è stato convocato, dal momento che è stato presentato ricorso contro la sua squalifica, e questo procedimento interrompe l’esecuzione del provvedimento disciplinare.
Di seguito, le principali dichiarazioni di Celestini (FC Lugano): “Dopo giornate come domenica, scendere in campo è la migliore medicina. La squadra, nelle ultime partite, ha dimostrato di essere fisicamente in forma. C’è tanta flessibilità tattica, i ragazzi tengono bene il campo anche con giocatori diversi. Vedo anche negli allenamenti l’atteggiamento giusto: c’è tanta rabbia dopo ciò che è accaduto domenica, cercheremo di scaricarla in Coppa”.
“Tornando a domenica, ho preso atto che il Lugano ha perso almeno 8, 9 punti nei finali di partita. Le cose le cambi solo con maggiore determinazione e carattere: le partite, se c’è l’occasione, si chiudono. Nelle ultime due partite contro Lucerna e YB ho visto però più attenzione e meno errori individuali: non butto via tutto per gli ultimi 15” di partita.”
“Credo che si corra non con le gambe, ma con la testa. Junior e Gerndt che si sacrificano in fase difensiva sono la dimostrazione che ci sono voglia e spirito giusto. Siamo consapevoli che spenderemo molto in termini fisici e di energie mentali, domenica poi saremo a Zurigo, dovremo valutare un po’ tutto. Quelle di Coppa sono partite speciali: devi essere intelligente, non c’è il pareggio, ci sono quattro cambi. Ovvio che mi piacerebbe passare il turno nei tempi regolamentari: però sono due settimane che, dopo gli allenamenti, ci alleniamo sui rigori. In Coppa va avanti chi ha lo spirito giusto: in due partite puoi vincere un titolo. In Svizzera vincere la Coppa conta tantissimo: però lo sa anche il Thun, e sarà quindi molto difficile.”