In Primo Piano

Week Leaks #24 – Inter, bonus esaurito. Juve-Napoli agli opposti, il Toro fa sul serio

  • Il primo pensiero della giornata non può che andare a ciò che è accaduto a Firenze. Gara frizzante, che si conclude con uno rocambolesco 3-3 tra due squadre che si sono date grande battaglia fino all’ultimo, ma destinata a essere ricordata per le proteste finali dei nerazzurri per il rigore concesso alla Fiorentina. La svista di Abisso e VAR, stavolta, è davvero imperdonabile. La tecnologia doveva servire a evitare situazioni simili, ma è evidente che nel sistema ci sono ancora delle falle piuttosto importanti. Così come andrà rivisto, a prescindere dal non fallo di D’Ambrosio, il regolamento sulla materia del fallo di mano. Regna ancora troppa discrezionalità per un fallo certamente impossibile da rendere oggettivo, ma che dovrà essere regolato da linee guida più stringenti di quelle attuali.
  • In ogni caso, restano due punti persi molto pesanti per l’Inter, perché con questa giornata si è ufficialmente bruciato il distacco che i nerazzurri erano riusciti a creare con le inseguitrici nella lotta Champions League. Milan a meno 2, Roma a meno 3. Adesso Spalletti e i suoi non possono più permettersi errori, ma forse questa maggiore pressione e la rabbia finale per il pareggio in extremis serviranno per rivitalizzare un ambiente che per troppo tempo è rimasto colpevolmente immobile.
  • Se la lotta al terzo posto si è riaperta, è merito anche e forse soprattutto del Milan. Con l’Empoli è stata una gara facile, ma in passato i rossoneri non potevano dare per scontato nulla. Gara brillante soprattutto da parte di Castillejo, che dimostra di essere pronto per strappare il posto a un Suso fin troppo discontinuo. Gattuso sta dando ai suoi anche un gioco piacevole e i risultati stanno venendo da sè. E, in tutto questo, ancora in gol Piatek, che in un modo o nell’altro la rete riesce ormai a gonfiarla sempre.
  • La Roma, invece, vince, ma siamo ben lontani dal poter dire che convinca. Con il Frosinone arriva una vittoria eccessivamente tirata e meno male che Dzeko ha deciso di ritrovarsi in un momento chiave della stagione come questo. Di Francesco, però, è ancora a galla e i giallorossi restano pienamente in corsa per la Champions League, di fatto l’unico obiettivo da conquistare per garantire la continuità del progetto anche per il prossimo anno.
  • Olsen si conferma un portiere paradossale: decisamente goffo sul primo gol del Frosinone, ma anche decisivo sul tiro di Trotta. Ha un buon istinto e anche alcuni colpi da ottimo estremo difensore, ma è troppo discontinuo per dare certezze alla difesa. Da valutare attentamente a fine stagione, ma al momento siamo ai confini della bocciatura.
  • Intanto, da segnalare il grandioso momento del Torino. Dopo aver fermato il Napoli al San Paolo, la squadra di Mazzarri si supera ancora e batte un’Atalanta visibilmente provata dalla sconfitta contro il Milan. I granata, però, stavano preparando da tempo questo salto di qualità e ora è il giusto momento per giocarsela fino al termine della stagione per un obiettivo importante come l’Europa League. Difensivamente è, a pari merito con il Milan, la quarta miglior squadra del campionato e se iniziano ad arrivare anche i gol, il grande limite della prima parte di stagione, la storia della stagione dei granata rischia di cambiare.
  • Facendo un passo verso l’alto in classifica, vince ancora una volta una Juventus terribile almeno fino all’ingresso di Dybala. L’impatto della joya in una gara disordinata e per niente intensa è decisivo, confermando ulteriormente l’importanza dell’argentino nonostante le difficoltà nel collocarlo in campo. Applausi a un Bologna combattivo come Mihajlović aveva promesso alla vigilia e destinato a salvarsi con prestazioni così e a Perin, che dimostra di essere fin troppo bravo per fare la riserva. Ma Allegri sa che i tre punti, stavolta come in fin troppe occasioni in questo 2019, è un premio fin troppo generoso. Squadra con la testa da un’altra parte, a quella sfida di Torino con cui si giocherà una stagione, perché in casa dei bianconeri si rischia di chiudere la stagione a marzo con il solo Scudetto che, per gli obiettivi prefissati e il mercato fatto, non è più sufficiente.
  • Al contrario, invece, finalmente si sblocca il Napoli e in un colpo solo decide di scaricare tutta la propria rabbia su un Parma destinato a perdere questa gara sin dall’atteggiamento. Con le big, D’Aversa ha sempre lasciato giocare gli avversari, rimanendo basso per poi colpire in contropiede, ma i partenopei sono proprio l’ultima squadra di questo campionato a cui si può fare un regalo simile. Gran calcio, Zielinski che quando è ispirato fa girare da solo il sistema, Milik si ritrova con una doppietta e Ounas conferma il periodo eccezionale, meritevole ora di essere sperimentato in gare anche più complicate e da titolare. Sprazzi di un Napoli, insomma, che ci sarebbe piaciuto vedere in più partite quest’anno.