Apatico, irriconoscibile. Il Sassuolo visto domenica a Empoli è stata una copia mal riuscita, sbiadita, della squadra ammirata nella prima parte del girone di andata. Certamente è presto, forse esagerato, far suonare il campanello d’allarme. La classifica sorride ancora ai neroverdi che, con trenta punti già in cascina, possono ambire a una salvezza più che tranquilla. Ma la prestazione del Castellani è stata completamente da dimenticare. Non a caso nel post-partita De Zerbi è apparso molto contrariato: in una partita così, in cui nessuno – nemmeno chi è subentrato – ha fatto bene, il problema non può che essere mentale.
Certamente di fronte aveva una squadra più motivata, consapevole dell’importanza della posta in palio. L’Empoli non poteva gettare via un’altra chance casalinga per rifiatare in zona salvezza. Scrollata la tensione i toscani hanno preso in mano il match sfruttando le abilità dei suoi contropiedisti e lasciando al Sassuolo uno sterile possesso palla. È proprio qui che si è decisa la partita: gli emiliani hanno tenuto il pallino senza però dare quasi mai la parvenza di fare davvero male alla difesa toscana. Molto spesso la palla scorreva lenta a centrocampo senza mettere in innescare i tre attaccanti.
Questione di mancanza di idee, quindi. Ma, come dicevamo sopra, soprattutto mancanza di motivazioni. Il Sassuolo è parso del tutto scarico e incapace di lottare. Nemmeno le due sberle prese a cavallo tra il 35′ e il 37′ hanno scatenato una reazione. Anche nel secondo tempo, quando ci si aspettava un moto d’orgoglio, gli uomini di De Zerbi si sono afflosciati, facendosi schiacciare da un Empoli grintoso e coriaceo; i tre centrocampisti Acquah, Bennacer e Krunić hanno finito per sovrastare i loro pari ruolo avversari. E per la serie “un’ulteriore beffa”, Berardi, messo in campo per accendere la luce, ha finito per prendere un’ammonizione pesante che lo terrà fuori dal prossimo match.
Già, il prossimo match. Il Sassuolo tornerà tra le mura amiche, a Reggio Emilia. Ma affronterà un’altra squadra piena di motivazioni e per giunta ferita dalle vicende occorse nell’ultimo turno. La SPAL è un avversario ostico, impegnativo, che vuole riscattarsi dopo la sconfitta interna contro la Fiorentina. Se il Sassuolo sarà quello visto a Empoli, privo di energia e reazione, rischia una nuova debacle. E a quel punto, per De Zerbi, ci sarebbe tanto di cui preoccuparsi.