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Il sogno europeo si fa sempre più concreto per la Fiorentina

La vittoria di Ferrara lancia la Fiorentina di Stefano Pioli nella rincorsa europea. La compagine viola vede l’obiettivo più vicino, ma ora serve una maggiore continuità di risultati per mantenere il ritmo delle avversarie. Il successo in casa della Spal ha acceso tante polemiche e ancora una volta la Fiorentina è finita al centro delle discussioni per un caso particolare. A Verona contro il Chievo infatti  la squadra era stata graziata grazie a un piede galeotto sulla linea d’area di rigore che aveva portato all’annullamento del gol clivense; una decisione ritenuta da molti assurda ed eccessivamente fiscali. Ieri la VAR ha colpito di nuovo ribaltando l’esito della partita in pochi secondi, annullando un gol dei padroni di casa e assegnando un rigore ai viola per un fallo su Chiesa avvenuto poco prima del gol di Valoti. Una scelta giusta da regolamento, ma non gradita dal popolo anti VAR e da quello più tradizionalista che fa fatica a digerire tale innovazione con le opportune conseguenze. In molti hanno ritenuto come dubbio il contatto tra Felipe e Chiesa, ma sembrerebbe che lo stesso difensore abbia ammesso le proprie colpe con i propri compagni, come racconta stamattina qualche testata.

Parlando più in generale della gara di domenica, la Fiorentina può sorridere perché il centrocampo inizia finalmente a girare in maniera armoniosa. Fernandes ha iniziato a scoprire il vizio del gol e le sue prestazioni sono in salita rispetto al passato. Di contro però c’è una difesa che è calata di qualità rispetto al girone di andata, ma ancora ben salda: una situazione prevedibile visto che era difficile tenere un ritmo del genere per tutta la stagione. Proseguono le amnesie di Vitor Hugo, mentre Ceccherini ha sempre risposto con certezza quando è stato chiamato in causa per sostituire le varie assenze. Infine un pensiero su Simeone; l’argentino ha perso il posto da titolare e, anche in assenza di Mirallas, è stato relegato in panchina. Un chiaro segnale giusto da parte di Pioli: il posto in squadra deve essere guadagnato con le prestazioni e queste panchine potrebbero servire per risvegliare la voglia di gol dell’attaccante gigliato, che nel girone di andata era finito al centro dei riflettori. In molti chiedevano la sua cessione e ora sta a lui controbattere sul campo.