Allo “Stadium” il Frosinone non è riuscito a ripetere l’impresa di tre anni e mezzo fa, quando Blanchard segnò di testa l’1-1 che valse il primo punto in Serie A per i giallazzurri. Troppo forte la Juventus che ha ipotecato la vittoria dopo appena 16 minuti grazie ai gol di Dybala e Bonucci, chiudendo le pratiche poco dopo l’ora di gioco con Cristiano Ronaldo. Si è interrotta così la serie di due successi di fila in trasferta per i leoni che, però, non hanno affatto sfigurato al cospetto dei campioni d’Italia. La superiorità della Vecchia Signora era evidente, anche se resta il rammarico per aver concesso tre gol evitabili con un pizzico di attenzione in più. Parliamo della mancata chiusura di Viviani in occasione dell’1-0 di Dybala, di Mandžukić che colpisce tutto solo sul secondo palo propiziando il raddoppio di Bonucci e del troppo spazio concesso a CR7 nell’azione del 3-0.
Dopo essere andata sotto 2-0, la compagine canarina non ha mollato e, anzi, ha cercato di portare avanti il suo gioco. Gli ospiti si sono fatti vedere dalle parti di Szczęsny sia con azioni manovrate che sui calci piazzati (7-5 per i frusinati il conto degli angoli), facendo venire due volte i brividi al portiere bianconero con il mancino di Camillo Ciano. Certo, l’avversario di turno era a dir poco proibitivo, ma va apprezzata la mentalità dell’undici di Marco Baroni. Subentrato lo scorso 19 dicembre a Moreno Longo, il tecnico originario di Firenze sta ottenendo buoni risultati in Ciociaria. Il suo score parla infatti di due vittorie (in trasferta contro Bologna e Sampdoria) e altrettanti pareggi (all’esordio a Udine e in casa con il Milan) a fronte di quattro sconfitte (in trasferta con Chievo e appunto Juve, mentre tra le mura amiche con Atalanta e Lazio).
Il merito principale dell’ex allenatore del Benevento è certamente quello di aver dato solidità alla squadra frusinate. Fatta eccezione per il match di ieri e per la débâcle con l’Atalanta (0-5 allo “Stirpe”), nei restanti sei incontri il Frosinone ha mantenuto per tre volte la porta di Sportiello inviolata realizzando sei reti e concedendone appena tre. Il reparto difensivo sta spazzando via le critiche piovute sotto la gestione Longo, in cui erano stati ben 35 i gol subiti in 16 uscite. Elementi come Goldaniga, Salamon e Capuano hanno visto crescere il proprio rendimento e finalmente si sta vedendo una squadra compatta in difesa e propositiva in avanti.
Sabato prossimo al “Benito Stirpe” arriva la Roma, rinvigorita dopo i recenti buoni risultati in campionato e Champions League. Il Leone è affamato e vuole tornare subito a fare punti, magari proprio in casa dove insegue ancora il primo successo stagionale. Con i giallorossi è una sfida tutt’altro che agevole, ma la nuova identità dei giallazzurri fa ben sperare i tifosi ciociari. Il quartultimo posto è lì a una manciata di punti e, giocando come nelle ultime settimane, nessun risultato può essere precluso. In una Serie A in cui anche le big faticano a trovare continuità, la sensazione è che il Frosinone possa sovvertire tutti i pronostici e centrare una salvezza che, appena due mesi fa (leggasi 16 dicembre 2018: Frosinone-Sassuolo 0-2), sembrava utopia.