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Tutto pronto a Zurigo per l’arrivo del Napoli

Tutto pronto, a Zurigo, per l’arrivo del Napoli. La città si sta preparando alla gestione dell’evento, che si annuncia come una grande festa di sport. Non verranno, probabilmente, molti spettatori dalla Campania (la squadra tigurina non è certamente considerata un’avversaria attrattiva), ma saranno numerosi, probabilmente, i figli dei nostri emigrati presenti al Letzigrund. 

La comunità italiana in Svizzera è tradizionalmente numerosa, anche se si tratta, ormai, della seconda o terza generazione: persone, quindi, che non hanno mai vissuto nella Penisola. Molti appassionati hanno deciso, qua, di sostenere qualche squadra elvetica in Super League: tuttavia, il sostegno per le squadre italiane in trasferta non manca mai. Figuriamoci per il Napoli, che è una grande realtà del nostro calcio.

A Zurigo staff, dirigenza e addetti ai lavori sono, ovviamente, consci dell’estrema difficoltà del doppio confronto. Il pronostico parla chiaro, e non potrebbe essere altrimenti. Tuttavia, la sfida ha, ovviamente, un grande fascino, e sarà occasione di grande visibilità per i giocatori biancoblù, che non vedono l’ora di scendere in campo.

Marchesano, al termine del derby di sabato sera col GCZ, vinto 3-1, intervistato dalla televisione svizzera, non aveva certo nascosto l’emozione per la partita di domani sera: “Siamo ovviamente consci del grande valore del Napoli. Però ci affascina l’idea di giocare questa partita: lo stadio sarà pieno, ci sarà un grande ambiente, e abbiamo tutti voglia di fare una grande prova in campo.”

Ludo Magnin, sabato sera, ha visto l’incontro col GCZ dalla tribuna. A causa di alcune proteste vigorose, era infatti stato allontanato dal campo, la scorsa settimana, a San Gallo. A sostituirlo in panchina l’olandese van Eck, allenatore in seconda e, in passato, negli anni ’80, ruvido terzino dell’Eredivisie. Avversario quindi, ai tempi, di Marco Van Basten, oggi residente in Svizzera (lavora per la FIFA, come sappiamo), e che ha rivisto non molto tempo fa, come ha rivelato alla stampa, sabato sera.

A proposito del derby, queste sono state le sue parole, raccolte dal Blick: “Non abbiamo fatto un gran primo tempo, salvo solo il gol. Loro hanno reagito, trovando il pari, e ho visto la squadra poco decisa sui duelli individuali. Nella ripresa, siamo passati a quattro in difesa, e le cose sono migliorate. Giovedì avremo di fronte un’avversaria con un tasso tecnico molto differente: io tornerò a fare il secondo, ovviamente. Ringrazio però tutti per questa opportunità che mi è stata data.”

Come giocherà lo Zurigo, domani sera, contro il Napoli? La squadra tigurina si è disposta sovente, in questa stagione, con la difesa a quattro, in un modulo 4-2-3-1 speculare a quello della Nati. Sabato sera, come ha detto Eck al Blick, i biancoblù hanno provato la difesa a tre, con Winter e Kharabadze esterni di centrocampo a supportare Kryreziu e Domgjoni in mediana puntellando, se necessario, la retroguardia. Davanti, la fantasia del ticinese Antonio Marchesano dietro alle punte Kololli e Odey.

L’esperimento è piaciuto poco e, probabilmente dopo un consulto negli spogliatoi con Magnin, si è tornati al più abituale schema a quattro difensori. Le reti decisive sono arrivate nei minuti finali, grazie a un calo fisico degli avversari, e alle solite amnesie difensive del GCZ. Nella rete del 2-1, segnata da Maxsø, il danese è stato lasciato libero di colpire, in area, vicino al dischetto del rigore. Il terzo gol è arrivato grazie a una ripartenza veloce, a 5′ dal termine, grazie a un tiro di Domgjoni, con la sfera che, dopo essere rimbalzata sul palo, è carambolata in porta, dopo avere toccato la schiena del portiere avversario. Segno, questo, che la squadra aveva ancora voglia di correre, facendolo con la necessaria lucidità.

Sicuramente, i biancoblù hanno mostrato una crescita rispetto allo sfortunato debutto di girone di ritorno a San Gallo, dove erano stati surclassati, nel punteggio e nel gioco, dai biancoverdi guidati da Peter Zeidler. Lo Zurigo, come abbiamo scritto spesso, è una compagine che ha dalla sua una grande potenza fisica, grazie alla quale tenta di ridurre il gap tecnico contro avversari più dotati. Sa difendersi con ordine, ha in porta un ragazzo promettente e, davanti, può contare sulla fantasia di Marchesano e sulla rapidità di Odey e Kololli.

Ovviamente, i tigurini non possono essere una minaccia per il Napoli di Ancelotti. Però, non vanno sottovalutati, soprattutto in casa: è vero che al Napoli, domani sera, non mancherà il sostegno di parte dei presenti. Tuttavia, i ragazzi di Magnin sono consapevoli di avere davanti una grande occasione per rendersi visibili al grande pubblico televisivo italiano, ben più numeroso di quello elvetico. E tutto questo, ovviamente, costituirà uno stimolo in più a fare bene. I partenopei, ovviamente, scenderanno in campo al Letzigrund con uno spirito differente, per forza di cose: e questo potrebbe fare la differenza. Noi, ovviamente, speriamo di vedere una bella partita, combattuta sino al 90′: e lo Zurigo, in tante occasioni, ha dimostrato di poter regalare, a tifosi e appassionati, prestazioni di buon livello, dal punto di vista agonistico.