Nuovi scenari in casa Milan
Dalle stalle alle stelle verrebbe da dire: dopo la serie negativa di risultati il Milan ha recuperato alla grande e ora marcia spedito verso l’obiettivo stagionale, ovvero il quarto posto che garantisce la Champions League. La sconfitta in casa dell’Olympiakos e la conseguente eliminazione dall’Europa League ha rappresentato il punto più basso dell’anno, ma Gattuso non si è mai perso d’animo e ora si gode una condizione fisica e mentale da fare invidia.
Gli ultimi risultati positivi contro Genoa, Napoli due volte e Roma hanno rilanciato la compagine rossonera scacciando la crisi che cominciava a far imbufalire i tifosi: ma in questi due mesi sono cambiate molte cose e soprattutto la mentalità vincente sembra essere finalmente comparsa nello spogliatoio.
La novità più grande è stata sicuramente la partenza di Gonzalo Higuaín e l’arrivo di Krzysztof Piątek in sua sostituzione: l’ex Juventus non ha mai veramente fatto la differenza che ci si aspettava e a gennaio è volato in Inghilterra direzione Chelsea; Leonardo e Maldini hanno fatto i salti mortali per cercare un degno erede e la scelta è ricaduta sulla sorpresa del campionato. Il polacco ha già raggiunto quota 22 reti in stagione e al Milan si è presentato con la doppietta che ha schiantato il Napoli in Coppa Italia.
Il mercato invernale ha visto anche l’arrivo di Paquetà, giovane brasiliano dal talento cristallino che si è preso fin da subito il posto da titolare e sta convincendo tutti a suon di prestazioni eccelse in mezzo al campo, ruolo che ricopre con grande duttilità.
La figura più emblematica di questo cambio di mentalità è sicuramente Gianluigi Donnarumma: il portierone rossonero non ha visto momenti felici a inizio campionato e l’errore nel derby contro l’Inter è stato il momento più basso. Ma il numero 99 non si è scoraggiato e ha lavorato sempre a testa bassa finendo per risultare decisivo nelle ultime gare e domenica contro il Cagliari festeggerà le 150 presenze in Serie A a soli 20 anni.
Gennaro Gattuso poi ci ha messo ovviamente del suo prendendosi prima tutta la responsabilità delle sconfitte per poi dare importanza ai suoi uomini esaltandoli nei momenti migliori: come persona Ringhio non si discute, mentre da allenatore ha ancora molto da imparare, ma si sta facendo le ossa sulla sua pelle e questo lo sta portando avanti sempre a testa alta.
Il Milan spera di tornare in Champions dopo troppi anni di astinenza e con un progetto che sembra essere finalmente lungimirante anche i tifosi sognano in grande: la Milano rossonera vuole rinascere in campionato e in Europa.