Non solo Santander. Le certezze di Mihajlović partono dall’attacco rossoblù
Il Bologna, rivitalizzato dalla cura Mihajlović, è tornato da San Siro con tre punti di vitale importanza. L’impresa dei rossoblù è stata notevole, quasi impensabile alla vigilia. E meriterebbe il giusto riconoscimento. Ma le prime pagine dei giornali sono state occupate prevalentemente dallo sguardo rabbuiato di Spalletti e dalle critiche roventi nei confronti della sua Inter. Come a dire, è l’Inter che ha perso la partita, non il Bologna che l’ha vinta. Accade fin troppo spesso quando una piccola compie il miracolo e viola il campo di una squadra più blasonata.
Il gol decisivo è stato realizzato da Santander, attaccante entrato quasi in punta di piedi e diventato pedina fondamentale nello scacchiere tattico di Inzaghi prima e Mihajlović poi. Sul paraguaiano si nutrivano forti dubbi. “Viene da un campionato poco competitivo”, si diceva. E invece El Ropero ha saputo adattarsi quasi subito al campionato italiano, diventando il perno centrale dell’attacco felsineo e realizzando praticamente un terzo delle reti dell’intera squadra.
Ma il Bologna non è solo Santander. L’attacco è un reparto molto interessante, già valido in estate vista la presenza di una vecchia volpe come Palacio e di un giovane in rampa di lancio come Orsolini. A gennaio sono arrivati anche Nicola Sansone, dal Villarreal, e Simone Edera, dal Torino, che possono far fare il definitivo salto di qualità alla truppa di Mihajlović. Il nuovo allenatore sembra avere le idee chiare e anche contro l’Inter lo ha dimostrato. Il 4-3-3 non si tocca, sarà il modulo base. E gli attaccanti esterni, in particolare Orsolini e Sansone avranno un ruolo da protagonisti.
Semmai ci sarebbero da recuperare Falcinelli e Destro, che fino a questo momento hanno vissuto una stagione in ombra. Per loro non sarà facile, tutto sommato, scalfire le certezze del tecnico serbo: davanti a sé hanno Santander e Palacio, che partono indubbiamente favoriti per una maglia da titolare. Ma chissà che la cura Mihajlović non riesca a far svoltare anche il loro campionato. L’attacco è completo, sia numericamente che tecnicamente, e può essere la vera arma in più del Bologna che cerca disperatamente la salvezza.