Fa strano far partire un bilancio del 2018 partendo dai primi risultati del 2019, ma questo ciclismo moderno ultraglobalizzato ha fatto sì che oramai gennaio è a tutti gli effetti un mese di corse, con l’Australia (per motivi stagionali) grande protagonista. E, agli antipodi dell’Italia, Elia Viviani ha iniziato questo nuovo anno come aveva lasciato il 2018. Vale a dire, vincendo. Il corridore di Isola della Scala si è portato a casa la Cadel Evans Great Ocean Road Race e la 1/a tappa del Tour Down Under. E se il buongiorno si vede dal mattino, la speranza di fare un “copia e incolla” del 2018 è ben concreta.
Già, perché lo scorso anno è stato senz’ombra di dubbio il miglior anno di Elia Viviani. Il corridore della Quick-Step (che in questo 2019 ha come primo sponsor l’azienda Deceuninck) nel 2018 ha alzato le braccia al cielo ben 18 volte. Di questi 18 successi, 7 sono arrivati nei Grandi Giri. E più precisamente 4 al Giro d’Italia – con in aggiunta la conquista della maglia ciclamino di leader della classifica a punti – e 3 alla Vuelta a España. Ancora, successi sempre al Tour Down Under, al Dubai Tour e all’Adriatica Ionica Race. E non ci dimentichiamo della classifica generale della Tre Giorni di La Panne.
Ma le due perle sono rappresentate da due date: 30 giugno, Campionato Italiano sul circuito di Darfo Boario Terme. Un circuito che prevede lo strappo di via Cornaleto al 15% di pendenza a 4 km dal traguardo. All’imbocco dell’ultimo giro Viviani si ritrova davanti con due uomini della Bahrain-Merida, Visconti e Pozzovivo. Quest’ultimo scalatore puro. Ed infatti proprio Pozzovivo attacca sullo strappo, ma Viviani è bravissimo non solo a resistere al lucano ma anche a mettere in croce le gambe di Visconti in maniera da stroncare sul nascere ogni tentativo di controattacco del toscano. In volata, un gioco da ragazzi avere la meglio e prendersi così la maglia tricolore. 19 agosto, Viviani in volata concede il bis nella Classica di Amburgo, una delle corse più belle e più storiche da conquistare per un velocista.
Insomma, un 2018 da incorniciare. Un 2019 che è già iniziato bene, ma dove Viviani ha tre obiettivi segnati con il circoletto rosso. In primis, la Milano-Sanremo. In secundis, il Campionato del Mondo che si disputerà in Inghilterra nello Yorkshire, su un circuito non impossibile per un corridore delle sue caratteristiche. E, dulcis in fundo, la pista. Viviani, non ce lo dimentichiamo, è attuale Campione Olimpico dell’Omnium (e anche attuale Campione Europeo dell‘Inseguimento a squadre) e questo è un anno pre-olimpico. Tokyo 2020 è dietro l’angolo e quindi bisognerà anche concentrarsi per strappare il pass a cinque cerchi. Ma dovesse anche essere solo l’80% del Viviani del 2018, il veronese può già iniziare a prenotare il volo per il Giappone.