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I viola accusano le fatiche di Coppa. Pjaca e Gerson non pervenuti

Fiorentina bella in Coppa, ma non in campionato. Dopo l’indigestione di gol nel quarto di finale con la Roma, alla Dacia Arena abbiamo intravisto una lontana parente di quella squadra. Un undici in campo poco virtuoso in fase offensiva dove sembrava aver terminato le idee. Federico Chiesa ha subito la marcatura stretta dei giocatori friulani che per gran parte dell’incontro gli hanno concesso poco. Luis Muriel invece potrebbe aver accusato il clima dello stadio ostile, pronto a fischiarlo e a insultarlo perché reo di non aver onorato a dovere il suo passato bianconero.

Un primo tempo soporifero tra Udinese e Fiorentina, svegliato solo dalle due occasioni capitare a De Paul e a Pezzella di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nella ripresa il gol dei friulani ha cambiato ritmo, risvegliando i viola dal torpore della prima frazione. Fernandes ha trovato un gol strepitoso con una conclusione dalla distanza, rasoterra e ben angolata per beffare Musso. Chiesa e Ceccherini hanno sfiorato il secondo, una rete che avrebbe dato un’ottima mano in chiave europea.

La viola torna con un solo punto da Udine, prevedibile perché sulle gambe dell’undici viola pesava la fatica del match con i giallorossi. Finalmente si rivede una buona difesa, che non ha accusato l’assenza di Vitor Hugo. Bocciato a sorpresa Veretout; il francese è capitato in una giornata storta e una sua palla persa ingenuamente è costata il gol avversario. Ennesima performance negativa per Gerson e Pjaca, giocatori che non riescono proprio a farsi amare dalla piazza. Il primo non ha saputo sfruttare l’occasione generata dalla squalifica di Benassi. Il secondo ha provato a metterci voglia eppure resta un calciatore lontano da quello immaginato in estate.