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Il Genoa sbanca Empoli e si coccola Sanabria. I toscani troppo fragili e ingenui in difesa

Nel posticipo del lunedì il Genoa conquista a tre punti preziosi che gli consentono di uscire, almeno provvisoriamente, dal pantano della zona retrocessione. La squadra di Prandelli ha saputo soffrire e colpire al momento giusto, approfittando della scarsa attenzione difensiva di un Empoli davvero troppo ingenuo e impreciso. A parziale discolpa di Iachini ci sono stati gli errore dei singoli, che hanno condannato gli azzurri nonostante un primo tempo di buona fattura.

Veseli, che ha bissato l’infortunio patito contro il Cagliari, consegnando a Kouamé il facile gol del 1-0. E dopo il parziale pareggio, realizzato da Di Lorenzo, l’Empoli si è fatto bucare in contropiede da Bessa, che poi ha servito a Lazovic il pallone del nuovo vantaggio. Per non parlare della terza marcatura genoana, con un Rasmussen agilmente superato in tre metri dall’onnipresente Lazovic per la rete – la prima – del nuovo acquisto Sanabria.

Alla luce della disastrosa prestazione difensiva di oggi Iachini dovrà assolutamente inventarsi qualcosa di nuovo. Certo, anche il mercato in entrata può aiutare (il nuovo acquisto, il greco Nikolaou sembra un’incognita), ma non basta. Il tecnico empolese dovrà lavorare molto sulla tenuta, soprattutto mentale, dei suoi difensori. Troppi 42 gol presi, soprattutto perché solamente in due occasioni (contro Cagliari e Chievo, per giunta agli albori del campionato, alla prima e alla terza giornata) l’Empoli è rimasto con la porta inviolata. Decisamente troppo per una squadra che lotterà fino all’ultimo turno per la salvezza.

E il Genoa? I rossoblù hanno fatto bottino pieno, certo non demeritando ma raccogliendo molto più rispetto ai loro meriti. Come dicevamo, ottimo l’impatto di Sanabria, subito in gol appena entrato in campo. Piatek sarà difficlle da sostituire, ma  l’attacco è in buone mani, con il paraguaiano e Kouamé. Prandelli ha di che gioire: la vittoria a Empoli porta il suo Genoa a +9 sul Bologna terzultimo.