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Tutto ok l’ultimo test per il Lugano: inizia il conto alla rovescia per la ripresa

Foto FC Lugano

Vittoria, per il Lugano, nell’ultimo test amichevole prima della ripresa (sabato 2 febbraio, alle 19, a Cornaredo contro il Thun), sostenuto contro i tirolesi del Wacker Innsbruck. La rete decisiva è stata messa a segno da Fazliu, a 5′ dal termine, a coronamento di una buona prestazione da parte dei ticinesi.

Gli austriaci, che giocano nel campionato nazionale di seconda categoria, si stanno preparando da un mese circa, e riprenderanno con gli incontri ufficiali il 20 febbraio. I ticinesi, più in palla fisicamente, hanno mantenuto l’iniziativa per tutto l’incontro. Unico aspetto negativo, l’aver realizzato una sola rete, nonostante la superiorità dimostrata.

I sottocenerini sono scesi in campo con questa formazione: Baumann tra i pali; Marić, Čovilo e Sulmoni in difesa, Macek (dal 60′ Črnigoj), Piccinocchi (dal 70′ Vécsei), Brlek, Mihajlović e Bottani (sostituito al 60′ da Fazliu) a centrocampo, Gerndt (dal 70′ Piazza) e Junior (dal 60′ Sadiku) in attacco.

Nella prima frazione, Brlek, Bottani e Mihajlović sono andati vicino al gol, che anche Čovilo ha sfiorato nella ripresa. Nella rete della vittoria c’è lo zampino di Sadiku: un’incertezza del portiere austriaco su un suo lancio ha infatti consentito a Fazliu di realizzare il punto decisivo.

A fine partita, soddisfazione per Fabio Celestini (FC Lugano): “Sono contento per l’attitudine che i ragazzi hanno messo nella partita. Non era facile: faceva freddo e il terreno non era in perfette condizioni. Non abbiamo concesso agli austriaci neppure un calcio d’angolo, o un calcio franco da buona posizione. Ancora una volta abbiamo sfruttato una sola palla gol delle dieci, dodici da noi create. Comunque mi vanno bene la vittoria, la prestazione e, soprattutto, il non aver subito gol. Se saremo continui a livello di gioco non potremo che iniziare a segnare di più: certo, ci vorrà un po’ più di cattiveria negli ultimi venti metri, lì dove si decidono le partite. Tuttavia sono ottimista: continuando a lavorare, non potremo che crescere ancora.”

Tutto bene, insomma. Ora si comincia l’ultima settimana di preparazione prima della ripresa. Questa sera, come di consueto, una delegazione bianconera sarà a Lucerna per la Award Night 2019 della Swiss Football League, della quale vi daremo conto direttamente, in serata, dal Kultur und Kongresszentrum sito nella città in riva al Vierwaldstättersee.

Vedremo, sabato sera, quali saranno le scelte di formazione del tecnico quando ci saranno in palio i tre punti. Il mese di febbraio, per la compagine ticinese, sarà in salita: dopo l’esordio casalingo con il Thun, infatti, i bianconeri andranno a Sion e Lucerna, prima di ricevere a Cornaredo la capolista Young Boys. A chiusura del mese di ferro, la trasferta in Berner Oberland per i quarti di finale di Coppa svizzera: a quel punto, si avrà un’idea più chiara della situazione.

Per quanto riguarda il portiere, la scelta di far giocare Baumann per tutti i 90′ dell’amichevole potrebbe essere quella definitiva. Dietro, la difesa a tre, supportata dai due esterni, dovrebbe essere l’opzione in grado di garantire un buona copertura e, nel contempo, supporto nella fase offensiva. Davanti, bisognerà valutare tempi e modi dell’inserimento di Sadiku (apparso in condizioni discrete nell’ultimo test amichevole). Molto dipenderà dalle stato fisico del centravanti albanese nelle prossime settimane, e dalla sua capacità di tenere il campo per 90′.

Gli altri rebus riguardano il centrocampo. Le opzioni sono molteplici (fermo restando cosa accadrà nell’ultima settimana della finestra di mercato). Dal momento che Celestini ha sempre sostenuto l’importanza per il suo gioco di chi subentra, non si possono escludere dei cambi in corsa sulla base di ciò che accadrà in campo, dove la fantasia (Piccinocchi, Sabbatini, Fazliu, Brlek) possa prendere i posto della forza fisica (Vécsei, Črnigoj) o viceversa.

In definitiva, sono tante (per ora: bisognerà poi vedere chi rimarrà) le opzioni a disposizione del tecnico romando. La rosa è senz’altro di qualità: tuttavia, come abbiamo sempre sostenuto, lo sono anche le altre, e un torneo a dieci squadre nasconde un sacco di insidie. Da qui a fine maggio, quindi, la Raiffeiesen Super League saprà regalarci sicuramente molte emozioni e divertimento.