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Bologna-Frosinone 0-4: Inzaghi ai titoli di coda, Baroni rilancia il Leone

Doveva essere la partita della svolta per il Bologna e invece con il Frosinone è arrivato un pesantissimo 0-4. Eppure, la partenza della squadra emiliana era stata incoraggiante, con Palacio e Orsolini parecchio ispirati e in grado di mettere da subito in apprensione la difesa ciociara. L’ingenuo rosso rimediato da Mattiello per un brutto intervento con il piede a martello su Cassata ha tolto ogni certezza ai rossoblù che, da quel momento, si sono sciolti come neve al sole. Mister Inzaghi ha arretrato Poli sulla linea dei difensori, ma il centrocampista ex Milan e Samp non è un terzino e nel giro di tre minuti, tra il 18′ e il 21′, è stato infilato dal diretto avversario Beghetto che ha fornito gli assist per le reti di Ghiglione e Ciano.

A inizio ripresa SuperPippo ha provato a correggere l’assetto dei suoi inserendo Calabresi, terzino destro, per Poli e Destro per Orsolini, ma il gol di Pinamonti al 52′ ha tagliato nuovamente le gambe ai padroni di casa. La squadra di Marco Baroni ha poi chiuso i giochi a un quarto d’ora dalla fine con Ciano, lesto ad approfittare di una punizione battuta con troppa superficialità da Pulgar e a involarsi verso la porta trafiggendo Skorupski. Secondo successo in campionato per i giallazzurri che non vincevano dallo scorso 28 ottobre contro la SPAL, confermando la buona tradizione in terra emiliana (da registrare in questa stagione anche un pareggio a reti bianche in quel di Parma). Tre punti vitali che rilanciano le ambizioni di salvezza dei canarini e che suonano come la migliore delle risposte alle durissime dichiarazioni del patron del Napoli De Laurentiis sulla competitività dei frusinati.

Notte fonda in casa Bologna, con il presidente Joey Saputo infuriato a fine gara per la prestazione inconsistente dei suoi ragazzi. Il buon pari con la SPAL è stato letteralmente spazzato via dalla débâcle del “Dall’Ara” e, a questo punto, la panchina di Filippo Inzaghi sembra destinata a saltare. Per la sua successione il favorito è Siniša Mihajlović, anche se sotto contratto c’è “mister salvezza” Roberto Donadoni. L’allenatore serbo appare comunque il profilo più adatto per risollevare i rossoblù grazie al suo carisma e alla grinta che sa trasmettere ai giocatori. Il quartultimo posto dista appena tre punti, ma serve al più presto una scossa per non far diventare disastrosa una stagione fin qui deludente.