Serie C, Girone B – Il riepilogo della 23/a giornata

La giornata delle sorprese e degli 1-1, questa 23/a del girone B di Serie C 2018/2019. Su 10 partite, vi sono state tre sconfitte interne difficilmente pronosticabili alla vigilia e ben quattro pareggi con un solo gol da una parte e dall’altra.

Il risultato più clamoroso proviene dal «Bottecchia» di Pordenone, dove i Ramarri, capolista indiscussa di questo raggruppamento, cedono in casa contro il Rimini per 2-1. Eppure i friulani avevano sbloccato la gara con Berrettoni, ma quattro minuti dopo i romagnoli mettono le cose a posto con un colpo di testa di Montanari. La squadra di Tesser attacca per tutta la ripresa, Berrettoni colpisce un palo ma in contropiede il Rimini trova il gol da 3 punti con Ariotti.

L’unica squadra tra le inseguitrici ad approfittare dello scivolone del Pordenone è l’Imolese. I romagnoli battono 1-0 l‘A.J Fano e si issano al secondo posto solitario della classifica. Gol vittoria realizzato al 38′ da Lanini, che sfrutta un perfetto lancio dalle retrovie e con un pallonetto batte Sarr. Nella ripresa gli uomini di Dionisi si concedono un facile controllo del risultato.

L’Imolese sopravanza in classifica Fermana e Triestina, fermate entrambe in casa sull’1-1 rispettivamente da Renate e AlbinoLeffe. Al «Recchioni», vantaggio nerazzurro siglato da Gomez su rigore fischiato per un contatto proibito a pallone lontano di Giandonato – poi espulso – su Guglielmotti. Nonostante l’inferiorità numerica, i marchigiani trovano il pareggio con una zampata di Maurizi ma a fine partita è più il Renate a sfiorare la vittoria piuttosto che la Fermana. Al «Nereo Rocco», l’Alabarda si porta avanti sul finale del primo tempo con un rigore di Granoche. La Celeste non si scompone e nella ripresa si riscatta sempre dal dischetto con Cori.

Al quinto posto sale la Feralpisalò, corsara a Vicenza per 2-1. Primo tempo equilibrato e ricco di occasioni al «Menti», con i gardesani che la sbloccano con Scarsella abile a mettere il piede in una confusa azione in area di rigore. I biancorossi impattano subito con un rasoterra di Nicolò Bianchi, ma alla fine è ancora Scarsella a mettere tutti d’accordo approfittando di una papera del portiere veneto Grandi.

Balzo in classifica anche per Monza e Vis Pesaro. I brianzoli di Brocchi battono non senza patemi d’animo il Ravenna al «Brianteo» per 2-1. Al 17′ Chiricò si presenta ai suoi nuovi tifosi con un tiro a giro degno della sua classe. Il Monza coglie una traversa con Marchi, ma oggi è anche la giornata delle papere dei portieri. Il numero uno brianzolo Guarna si esibisce in questo certo non illustre esercizio e Nocciolini infila il momentaneo pari per i giallorossi. Buon per il portiere del Monza che all’83’ Marchi sigla il gol del 2-1 per i lombardi dal dischetto. La Vis espugna il «Liberati» di Terni, battendo le Fere per 2-0. Pronti, via e i marchigiani vanno subito in vantaggio con Petrucci che tramuta in assist un tiro sbagliato di Botta. La Ternana non riesce a reagire e la Vis Pesaro la chiude con un rigore di Lazzari, “regalando” il terzo ko di fila ai rossoverdi.

Gli altri 1-1 di giornata sono Sambenedettese – Giana Erminio e Südtirol-Virtusvecomp Verona. Al «Riviera delle Palme», il primo tempo è avaro di emozioni, eccezion fatta per la traversa della Samb colpita da Calderini. Al 51′, a sorpresa, Giana in vantaggio con un colpo di testa di Jefferson. I lombardi restano però in 10 per l’espulsione di Rocchi e la Samb, insistendo insistendo, trova il pari con Miceli (che si fa anche espellere al 90′). Al «Druso» di Bolzano, veneti subito in vantaggio con Ferrara che di testa ha la meglio sulla marcatura di Tait. Immediata reazione degli altoatesini con Romero che col piattone risponde presente all’assist di Turchetta. Quest’ultimo ha all’86’ la palla del 2-1 direttamente dal dischetto, ma il suo tiro è neutralizzato da Chironi.

L’unico 0-0 di giornata è tra Gubbio e Teramo. Partita equilibrata e povera di emozioni, eccezion fatta per il sinistro dell’eugubino Chinellato deviato in angolo dal portiere teramano Lewandowski.