È arrivata ieri la tanto attesa ufficialità del trasferimento di Krzysztof Piątek dal Genoa al Milan. I rossoneri hanno così sostituito Gonzalo Higuaín, passato al Chelsea, con l’attaccante polacco, autore finora di tredici reti in Serie A al suo esordio assoluto.
Inutile dire che l’ennesima cessione a stagione in corso abbia scatenato la furia dei tifosi rossoblù. E sinceramente viene difficile dargli torto. Se è vero che Preziosi ha realizzato una plusvalenza di trenta milioni di euro e il giocatore è andato a Milano a guadagnare più del triplo dell’ingaggio che stava percependo al Genoa, è anche vero che un “sacrificio” fino a giugno poteva essere fatto. Per esempio aumentando lo stipendio di Piątek, visto che uno che non gioca mai come Lapadula guadagna circa un milione e mezzo di euro a stagione.
Alcuni in sede di calciomercato dicevano che a queste condizioni era impossibile trattenere Piątek fino a giugno per il Genoa. I tifosi rossoblù potrebbero però giustamente rispondere perché invece il Cagliari può trattenere Barella, il Sassuolo Sensi o la Fiorentina Chiesa. Il Genoa negli ultimi sette anni ha comprato 169 giocatori, una media spaventosa di quasi 25 a stagione. Praticamente una squadra nuova ogni anno, “record” europeo.
Questo è il motivo per cui i tifosi genoani sono ormai completamente avversi a Preziosi. Perché Piątek è solo l’ultimo di una lunga lista e sembra esattamente di rivivere quanto successo qualche stagione fa con Pavoletti, venduto a gennaio al Napoli. Inoltre il Genoa in classifica ha venti punti, sei in più del Bologna terzultimo. Non esattamente un margine di grande sicurezza, sopratutto perdendo le tredici reti realizzate finora dal bomber polacco. Ora dovrebbe arrivare Sanabria dal Betis Siviglia, buon giocatore ma sicuramente non una macchina da gol com’era stato finora Piątek visto che non ha mai raggiunto la doppia cifra in carriera e nella Liga questa stagione ha segnato solamente due gol. E comunque se dovesse fare bene alla corte di Prandelli salirà sul primo aereo in partenza a giugno.