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Rientro dalla Spagna per il Lugano: la preparazione continua in Ticino

Rientro dalla Spagna, sabato, per il Lugano. Solo un giorno di riposo per gli atleti bianconeri: lunedì alle 15, infatti, si riprenderà il lavoro, a Cornaredo. Sabato l’ultimo test, in casa, contro contro una squadra del massimo campionato austriaco (l’Admira Wacker di Innsbruck).

L’amichevole con l’Amburgo di venerdì ha dato buoni segnali, nonostante la sconfitta di misura, maturata nel finale, grazie a una rete del giapponese Ito all’81’. I ticinesi hanno infatti mantenuto l’iniziativa per larghi tratti dell’incontro, andando vicino al gol in ben cinque occasioni, sventate per l’imprecisione degli avanti bianconeri, e per la bravura del portiere dei tedeschi. Baumann, invece, in campo nella ripresa, si è scaldato le mani con due parate, nel finale di partita, su un tiro da lontano e su punizione. Gli anseatici, retrocessi lo scorso anno per la prima volta nella loro storia, vantano comunque una rosa del valore di oltre 56 milioni di franchi svizzeri, e guidano la Bundesliga 2. 

Il Lugano, nel primo tempo, si è schierato con Da Costa tra i pali; Marić, Čovilo, Daprelà in difesa, Macek, Piccinocchi, Brlek, Mihajlović e Fazliu a centrocampo, Gerndt e Junior in attacco. Nella ripresa, Celestini ha invece messo in campo Baumann; Vlasenko, Kecskes, Sulmoni; Macek, Piccinocchi (dal 64′ Vécsei), Brlek (64′ Sabbatini), Mihajlović, Fazliu, Črnigoj, Gerndt (64′ Bottani). Sadiku ha invece lavorato a parte.

Il tecnico dei sottocenerini, al termine dell’incontro, ha espresso comunque soddisfazione per quanto messo in campo dai suoi (FC Lugano): “Ho visto buone cose. La squadra ha saputo creare ancora diverse occasioni, a dimostrazione che abbiamo un ottimo potenziale davanti: gli attaccanti hanno lavorato bene, parlando molto tra loro. Dietro abbiamo concesso poco, e c’è stata buona organizzazione e grande spirito di sacrificio da parte di tutti.  Vorrei vedere più cattiveria nella nostra zona difensiva: sarà fondamentale non subire reti. Ovviamente, alle occasioni devono far seguito i gol: creiamo tanto e con belle azioni, serve imparare a concretizzare. Sono però molto positivo per il futuro: ci restano due settimane di lavoro, e potremo crescere. Inoltre, devo considerare anche il fatto che ora le gambe sono pesanti: del resto, non abbiamo certo impostato il lavoro per essere brillanti adesso.”

In definitiva, molto è stato fatto: ma altro resta ancora da compiere. Bisognerà inserire Sadiku nell’ingranaggio, in modo che l’albanese possa far valere le sue grandi doti di finalizzatore. Dietro i meccanismi funzionano abbastanza bene soprattutto sulle palle ferme (i centrali difensivi, di testa, sono davvero imponenti). Bisognerà crescere ora nella fase di interdizione e, soprattutto, di ripartenza: gli schemi di Celestini prevedono che la palla vada giocata, una volta riconquistata, arrivando nella metà campo avversaria con passaggi veloci.

Situazione mercato: si lavora, come già detto più volte, per sfoltire la rosa. La scorsa settimana, è partito per Zurigo, in prestito con diritto di riscatto, l’attaccante classe 2000 Aziz Binous. Il giocatore, abbastanza promettente, resterà almeno 6 mesi al Letzigrund. Restano in bilico ancora parecchie situazioni, che verranno definite nei prossimi giorni: non si esclude la partenza di qualche giocatore della vecchia guardia.

Sabato pomeriggio i bianconeri se la vedranno con gli austriaci (giocano nel campionato cadetto), e faranno l’ultimo test prima della ripartenza del campionato. La prima partita (sabato 2 febbraio, calcio d’inizio alle 19) sarà in Ticino contro il Thun, avversario anche in Coppa svizzera (questa volta in Oberland bernese) alla fine dello stesso mese. Sarà importante partire col piede giusto, per fare subito punti e creare quel clima di fiducia indispensabile per fare bene nel resto della stagione.