Ha segnato a tutte le squadre affrontate in Premier League, l’unico nella storia inglese. L’ultima rete l’ha siglata in Coppa di Lega nel derby contro il Chelsea su rigore, tra le polemiche blues e le recriminazioni di Sarri per un cattivo uso della Var. Harry Kane, l’Uragano, è decisivo in ogni competizione, anche con la maglia pesante della nazionale con cui si è aggiudicato la Scarpa d’oro al Mondiale di Russia e ha condotto l’Inghilterra a un’inaspettata semifinale. Recordman di gol in Premier in una stagione, due volte capocannoniere in campionato, miglior marcatore dell’anno 2017 nell’era Cr7-Messi, altruista e pronto a sporcarsi le mani.
Cosa gli manca? Un trofeo in bacheca. Al Tottenham è la punta di diamante di una squadra ricca e talentuosa. Una formazione che incanta con Pochettino, ma che nei momenti decisivi non va fino in fondo. Come nell’anno zero del calcio inglese, quando, nel 2016, la Premier se l’aggiudicò da outsider il Leicester di Ranieri. Gli Spurs si piazzarono terzi alle spalle delle foxes e dell’Arsenal, con le altre grandi fuorigioco, e qualche rimpianto, perché quella rosa aveva tutte le carte in regola per vincere. La carta principale era proprio Hurricane, che negli anni successivi ha visto la sua proprietà non investire capitali sul mercato, rispettando una politica di conservazione, se non di austerity. Quest’anno sembra essere l’ultimo per alcuni gioielli. Su Christian Eriksen c’è il Real Madrid e gli spurs pregustano una vendita da record.
All’orizzonte c’è una finale di Coppa di Lega che si può prendere a Stamford Bridge contro il Chelsea dopo l’ 1-0 dell’andata. Kane sogna il primo trofeo, che probabilmente non sarà la Premier, dato che le rivali in avanti corrono veloce. Il Tottenham inciampa troppo per ambizioni di primato, anche nel teatro Wembley. Kane segna con una media impressionante. Chissà lui, a 26 anni, quanto rimarrà ancora in una squadra che forse è già stretta per le ambizioni di uno se non il centravanti più forte d’Europa. Chissà se sceglierebbe mai un’avventura all’estero, opzione mai troppo gradita e prolifica per i calciatori inglesi. Intanto agli ottavi di Champions League il Tottenham avrà una bella sfida con il Borussia Dortmund. Sarà difficile contro la capolista di Bundesliga, non impossibile se in avanti hai uno come Hurricane.