L’estate del 2015 è stata come un incubo per gli appassionati di basket della capitale. La Virtus Roma, società storica nel panorama capitolino con uno scudetto, una Coppa Campioni e una Coppa Intercontinentale in bacheca, scelse di autodeclassarsi lasciando la Serie A di basket e scendendo nella Serie A2. Una decisione brusca, forte, giunta a pochi anni di distanza da svariate partecipazioni in Eurolega e da una finale scudetto persa con Siena appena due stagioni prima. Un duro colpo per i tifosi giallorossi che già da tempo avevano dovuto abbandonare il celebre impianto del PalaEur per via dei costi troppo alti, per trasferirsi al più piccolo ma anche più caloroso Palazzetto dello sport. La mancanza di soldi e di sponsor, il poco feeling in una piazza dove il calcio la fa da padrone e infine la voglia di ripartire da un progetto giovane puntando a settore giovanile e affiliazioni, queste le basi di tale decisione.
Una discesa negli inferi che ha rischiato di essere ancora peggiore, perché al primo anno in A2 la Virtus Roma ha dovuto evitare la retrocessione in B vincendo la finale dei playout. Oggi a qualche anno di distanza Roma ha la possibilità di lasciare il purgatorio della palla a spicchi e ritornare nel paradiso della Serie A. la prima squadra infatti è stata finalmente costruita con un organico competitivo e i risultati stanno dando ragione. Il gruppo guidato da coach Piero Bucchi comanda nel girone ovest in condivisione con Bergamo e sta facendo sognare il pubblico romano, che nel frattempo ha ritrovato l’atmosfera del Palazzo dello Sport dell’Eur, tornata sede ufficiale delle gare casalinghe. Il centro Henry Sims giunto da Cremona è la punta di diamante a cui si aggiunge due play vivaci come Nic Moore e Tommaso Baldasso. Qualche incognita rappresentata da una panchina forse corta e da una continuità non proprio garantita dal resto del roster, però di sicuro la Virtus ha dato un primo segnale: Roma vuole riprendersi il proprio posto tra le big nostrane. Ieri è arrivata la vittoria con Legnano, domenica prossima poi la trasferta abbordabile con il Cassino. La prova più importante però arriverà nella settimana successiva: due sfide probanti di alto spessore con Latina e Bergamo, due sfide dirette che ci diranno se questa Virtus può prendersi il primo posto e far emozionare i tifosi all’ombra del Colosseo.