Home » La Juventus Women è Campionessa d’Inverno 2018-2019

Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images

Cala il sipario sul girone d’andata della Serie A Femminile 2018-2019 e il quadro che ci viene restituito è quello di un campionato combattuto, agguerrito, con tanti colpi di scena e qualche delusione.

Partiamo dalla vetta, ovvero dalla Juventus Women di Rita Guarino campionessa d’inverno: le bianconere hanno un momento di appannamento tra fine ottobre e inizio novembre, quando hanno pareggiato contro l’Atalanta Mozzanica e perso sonoramente contro il Milan, ma hanno metabolizzato l’eliminazione prematura dalla Women’s Champions League e hanno ricominciato a macinare punti e risultati in Italia. Certo, avere tre attaccanti quasi in doppia cifra come Eniola Aluko, Barbara Bonansea e Cristiana Girelli aiuta sicuramente, ma bisogna anche ricordare che la retroguardia juventina ha giocatrici come Sara Gama e Laura Giuliani, pilastri della Nazionale di Milena Bertolini e lo dimostrano le sole 5 reti subite, che la incoronano difesa migliore della Serie A Femminile.

Dietro la Juve c’è una lotta molto interessante. A un solo punto troviamo il Milan di Carolina Morace, unica squadra imbattuta di tutta la Serie A e che può contare sulla stagione spettacolare di Valentina Giacinti, capocannoniera ex aqueo del campionato, e di Daniela Sabatino, ma anche di tutta una serie di giocatrici che stanno giocando un campionato di altissimo livello, come Laura Fusetti e Manuela Giugliano, protagoniste di un centrocampo di assoluto livello. Un solo punto separa le rossonere dalle bianconere e un errore nelle prossime gare potrebbe essere fatale.

A tre punti c’è la Fiorentina di Antonio Cincotta, squadra che ha scontato forse il dispendio di energie del doppio impegno europeo e nazionale e che ha perso lo scontro diretto contro le bianconere. Le gigliate sono rodate, si conoscono a memoria, hanno un tecnico capace e possono contare sul migliore attacco della categoria (Clelland-Bonetti-Mauro e passa la paura), nonchè su colonne portanti come Alia Guagni o Alice Parisi. Se dovesse cambiare il vento, le toscane sapranno sicuramente farsi trovare pronte.

Dietro la Viola c’è un primo significativo baratro se troviamo il Sassuolo a 18 punti e la Roma a 17, in compagnia della Florentia. Se per la neonata formazione capitolina di Elisabetta Bavagnoli, dopo un appannamento iniziale, si può parlare di un campionato che sta risalendo la china, la vera delusa da questa fase iniziale è proprio il Sassuolo di Gianpietro Piovani, squadra partita con le simpatie del pronostico dopo una campagna acquisti estiva che aveva portato nomi importanti come Fredriksson, Daleszczyk, Martinovic, McSorley, Hannula, Lenzini, Thalmann e Giurgiu. L’unica che ha saputo distinguersi è stata Claudia Ferrato, ma ci sono davvero troppi punti persi soprattutto con le piccole. Complimenti invece alla neopromossa Florentia di Stefano Carobbi, che si è saputa fidare di una giocatrice esperta di categoria come Deborah Salvatori Rinaldi e che sta giocando un campionato da assoluta protagonista con tutto il suo undici titolare.

Scorrendo lo sguardo, troviamo a pari punti Atalanta Mozzanica e Tavagnacco, realtà storiche del calcio femminile italiano, che stanno conducendo il loro campionato tra alti e bassi ma mantenendosi ben al di sopra della linea di galleggiamento: le friulane di Marco Rossi stanno ottenendo risultati al di là della sfortuna che le sta perseguitando, mentre le bergamasche di Michele Ardito hanno forse lasciato qualche punto di troppo per strada. Per entrambe le squadre il problema è però nel basso numero di reti segnate, che viene per fortuna bilanciato da una difesa che incassa poco e permette di portare a casa il risultato. Vedremo se reggeranno nel lungo periodo.

Il derby veronese al femminile viene vinto dall’Hellas Verona, che sopravanza di ben sette punti le cugine del ChievoVerona Valpo. Il vero oro del Verona di Sara di Filippo è forse nella sua giovanissima portiere, Camilla Forcinella, che ha già dato prova di sè sia in campionato che con la nazionale di riferimento, e nelle straniere Eva Dupuy e Laura Rus, vere bocche da fuoco di questa squadra. Discorso completamente diverso per il Chievo di mister Emiliano Bonazzoli, subentrato da poco a Diego Zuccher: le clivensi sono reduci da ben cinque risultati negativi consecutivi (di cui un umiliante 9-3 proprio contro le cugine) e l’ex attaccante di Parma, Sampdoria e Reggina, è chiamato a risollevare un gruppo sfiduciato e che vede la zona retrocessione pericolosamente vicina.

Le due squadre che si trovano, in questo momento, in piena zona retrocessione sono il Bari e l’Orobica: le pugliesi, guidate da Roberto D’Ermilio, e le bergamasche, allenate da Marianna Marini, hanno in pratica lo stesso problema, ovvero un attacco asfittico e una difesa che concede troppo. Per queste due squadre bisognerà navigare a vista e cercare di vincere gli scontri diretti, sfruttando al meglio le minime incertezze delle altre compagini che lottano per non retrocedere. L’Inter non vede l’ora di arrivare in Serie A, sarebbe stupido farle un favore così grande non lottando per non cedere loro il proprio posto.