Home » Svizzera: uno sguardo alla Challenge League

Svizzera: uno sguardo alla Challenge League

Copyright Mondosportivo.it/Silvano Pulga

La Brack Challenge League, campionato cadetto svizzero, è andata in letargo per l’inverno, come la sorella maggiore. Il torneo riprenderà infatti venerdì primo febbraio, con l’anticipo Aarau-Wil.

La prima parte della CHL ha visto la supremazia del Servette di Ginevra, nobile decaduta, da anni in difficoltà economiche ma che, in questa stagione, sembra aver trovato i giusti equilibri, perlomeno sul campo. Capocannoniere provvisorio è invece Nico Siegrist del Kriens, classe 1991.

Gli spettatori restano sempre pochi (la squadra più seguita, il Winterthur, ha totalizzato 32.000 presenze complessive allo stadio: chiude il Chiasso, con 4.830). Evidentemente, la politica di spezzare il calendario con anticipi e posticipi in ben 3 giorni (dal venerdì alla domenica) non sta dando i frutti sperati in termini di affluenza di tifosi allo stadio.

Tornando agli aspetti tecnici, che più c’interessano, la differenza tra i Grenat e il resto del gruppo la si vede soprattutto nella differenza reti: i ginevrini hanno infatti segnato 39 gol ma, soprattutto, ne hanno incassati solo 15. Solo il Losanna di Contini ha numeri più o meno paragonabili (+13): ma si trova 7 lunghezze più sotto.

Romandi sugli scudi, dunque, in un campionato che, tutto sommato, appare più combattuto delle ultime edizioni. La scelta di inserire lo spareggio promozione, a quanto sembra, è riuscita a rivitalizzare un po’ un torneo che, negli ultimi anni, aveva perso molto interesse.

Il Servette, dunque, che il tecnico Alain Geiger sta provando a riportare nel calcio che conta. Geiger è un personaggio nel calcio svizzero: difensore, 112 presenze in rossocrociato, una carriera sui campi della Svizzera romanda e della Ligue 1, 4 volte campione di Svizzera e 3 volte vincitore della Coppa nazionale.

L’ex terzino di Sion e Servette si trovava, dal 2009, in Nordafrica, dove ha allenato diverse compagini, soprattutto algerine. Quest’anno il ritorno in patria: e, finora, i risultati gli stanno dando ragione. Il vallesano predilige la difesa a 4, disponendo il centrocampo a rombo a supporto delle due punte. Caratteristica del gioco dei ginevrini sono gli scambi molto rapidi, anche nello stretto, e lo sfruttamento delle fasce.

Memorabile, da questo punto di vista (e in lizza per il gol più bello dell’anno agli Awards 2018 della Swiss Football League), la rete segnata allo Sciaffusa in casa il 4 novembre: un contropiede con palla recuperata a centrocampo, e terminato con la conclusione vincente di Sébastien Wüthrich. In mezzo, 6 passaggi in velocità (gli ultimi 3 di prima intenzione): tutto veramente pregevole.

L’inizio stagione dei Grenats non era stato dei più promettenti. Dopo le prime due vittorie consecutive, lo stop in trasferta col Wil aveva aperto un periodo di risultati altalenante, culminato con l’amara sconfitta casalinga nel derby con il Losanna e 2 pareggi consecutivi con Sciaffusa e Kriens, ai quali era seguita la sconfitta a Vaduz. Poi, dall’affermazione casalinga con lo stesso Wil, il decollo: 7 successi consecutivi, un pareggio e un’altra vittoria.

Dietro di loro, una situazione abbastanza equilibrata, con almeno 3 compagini (Winterthur, Losanna e Wil) in grado di lottare per il secondo posto. L’Aarau, partito con grandi ambizioni, si trova, per ora, a centro classifica. Tuttavia, molti addetti ai lavori danno i rossoneri in grado di rientrare nella lotta per la promozione. I punti di distacco dalla seconda sono 8: uno scarto recuperabile. Più che altro, l’ostacolo maggiore è la presenza di ben 3 squadre (quelle sopra citate più lo Sciaffusa). Quindi, bisognerà correre, e sperare che gli altri rallentino. Del resto, la regolarità, in questi tornei, è tutto.

La situazione del Losanna è abbastanza caotica, con la dirigenza che sembra voler alleggerire la rosa, rinforzata nella scorsa campagna invernale, quando il club era in Super League, accreditato per un grande girone di ritorno. Le cose andarono poi come sappiamo: di sicuro, Contini è l’allenatore giusto per rincorrere il sogno di tornare nella massima serie.

In cauda venenum, come dicevano gli antichi romani. La lotta per non retrocedere vede come maggiori indiziati, oltre alla neopromossa Kriens, il Rapperswil, il Vaduz e il Chiasso. I ticinesi, ultimi al giro di boa, devono anche sopportare il fardello di una differenza reti che è ampiamente la peggiore del torneo, e che li penalizzerebbe in caso di arrivo a pari punti. Della squadra rossoblù parleremo, in ogni caso, in un pezzo a parte.

La speranza, in ogni caso, è che, a differenza delle passate stagioni, sia il campo a stabilire promozioni e retrocessioni. Nella storia del torneo, infatti, quasi sempre sono stati i tribunali fallimentari a sancire i passaggi di categoria, senza contare le fughe di investitori stranieri dalla sera alla mattina (il caso del Wil, lo scorso anno). C’è bisogno, insomma, di continuità e serenità. E, magari, di qualche nuova idea per portare la gente allo stadio.

CLASSIFICA PROVVISORIA CHL SVIZZERA 2018/19 – 18/a giornata – fine girone d’andata

Pos.SquadraDiff. retiPunti|Pos.SquadraDiff. retiPunti
1Servette+2437|6Aarau-123
2Winterthur+331|7Vaduz-720
3Losanna+1330|8Rapperswil-918
4Wil+429|9Kriens-516
5Schaffhausen-326|10Chiasso-1915

Legenda: promossa in Super League, ammessa allo spareggio promozione con la penultima della Super League, retrocessa in Prima Lega Promotion