La gara disputata sabato in Arabia Saudita ha dato il via alla quinta stagione di Formula E, la prima a vedere protagoniste le monoposto di seconda generazione. Andiamo a scoprire chi si è reso protagonista in positivo e chi invece ha deluso le aspettative.
Antonio Felix Da Costa – Dopo le prestazioni mostrate nei test, era lecito aspettarsi molto dalle BMW, al debutto nella categoria. E Da Costa non ha deluso le aspettative, ottenendo la pole e andando a vincere l’evento inaugurale della stagione, anche se in maniera abbastanza fortunata.
Le DS Techeetah – Solo la sfortuna ha negato al team DS Techeetah una doppietta sul podio: il campione in carica Jean-Eric Vergne e André Lotterer erano riusciti a guadagnarsi due posti sul podio – con il francese abile nel conquistare la testa della corsa – ma entrambi sono stati costretti a scontare un drive-through. La penalità, comunque, non ha rovinato troppo i risultati dei due piloti, anche se resta un po di rammarico: Vergne ha chiuso secondo, mentre Lotterer ha concluso al quinto posto.
Jerome D’Ambrosio – Un pilota rinato, il belga: dopo un’annata difficile, D’Ambrosio è subito riuscito a rifarsi, ottenendo un podio alla prima occasione utile. Se queste sono le premesse, D’Ambrosio – una stagione in Formula 1 con la Marussia nel 2011 – rischia di diventare un contendente per il titolo
Edoardo Mortara – Weekend nero per Mortara, a muro in qualifica e ritirato in gara. Debutto stagionale da dimenticare.
Stoffel Vandoorne – Gli concediamo l’attenuante del debutto in questa categoria, ma in qualifica aveva mostrato ottime cose, piazzandosi al quarto posto. In gara, invece, il belga ex McLaren ha costantemente perso posizioni in classifica, chiudendo la gara nelle retrovie al diciassettesimo posto.
Felix Rosenqvist – Lo svedese saluta la Formula E per trasferisci negli Stati Uniti, dove correrà in Indycar, ma non lo fa come avrebbe voluto. Un contatto in qualifica e problemi tecnici in gara hanno rovinato l’addio del pilota Mahindra alla categoria.