Tradizionale conferenza stampa del tecnico del Lugano Fabio Celestini, a due giorni dalla sfida, al Letzigrund, contro lo Zurigo. Ecco le principali dichiarazioni del tecnico bianconero (FC Lugano).
“Mi aspetto, domenica a Zurigo, di vedere una partita come quella che ho visto la scorsa settimana. Al di là del risultato, credo sia stata la prestazione più importante degli ultimi tempi, in tutti i reparti. Naturalmente, mi aspetto questa volta anche il risultato positivo.”
“Gli allenatori non possono guardare solo al risultato. Se vi ricordate, dopo la vittoria con il Thun vi avevo detto che avevamo fatto benino, ma che un pareggio non sarebbe stato ingiusto, per quanto visto sul campo. Vedevo che c’erano cose da migliorare, e infatti abbiamo continuato a lavorare. Bisogna dare continuità alle prestazioni positive: il risultato può arrivare o meno, ma va mantenuto un buon livello di gioco.”
“Le assenze saranno importanti. Tuttavia, ho in mente una squadra in grado di fare benissimo. Sono sincero se dico che la squadra mi piace e ha qualità: non posso trovare scuse quando ci sono defezioni. Giocheremo in modo diverso, ma mi aspetto che la squadra cresca ancora, che faccia bene nella fase difensiva, che abbia la testa per fare la partite e per provare a vincerla. Un risultato a Zurigo ci darebbe molto in termini di autostima.”
Celestini ha toccato anche i temi caldi dell’imminente mercato: “Ho chiesto alla società di ridurre il numero di giocatori in rosa. 26 giocatori, a mio parere, sono troppi: l’ideale sono 20, con qualche giovane. Arrivi? se capiteranno delle opportunità, le valuteremo. Mi hanno detto che il Losanna ha intenzione di liberare alcuni giocatori, ma la cosa non m’interessa: ho in testa solo lo Zurigo.”
Inevitabile una domanda sul Kololli, che ritroverà domenica pomeriggio, e che sta facendo molto bene in maglia biancoblù, anche in Europa: “In ogni stagione con il Losanna sono venuti fuori due o tre giovani che, con la loro cessione, hanno risanato i bilanci del club. Benjamin giocava a Le Mont, dopo un’esperienza negativa a Berna. In pochi anni è passato dalla Challenge League ai sedicesimi di Europa League, passando da Losanna. Credo di avergli dato qualcosa soprattutto sul piano mentale, e ne sono orgoglioso. Ogni tanto abbiamo avuto qualcosa da dirci:tuttavia, mi ha scritto quando sono venuto a Lugano. Credo voglia dire che non mi vuole così male.”