Un inizio di stagione esaltante per i colori azzurri, soprattutto al femminile. Così possiamo riassumere ciò che ci ha detto la prima tappa della Coppa del Mondo 2018 di Biathlon partita da Pokljuka (Slovenia).
Una prima settimana di gare aperta con la staffetta mista di domenica 2 dicembre, prima di passare alle prove singole maschili e femminili di individuale, sprint e inseguimento. Sette prove totali dove la nazionale azzurra ha già conquistato tre podi: doppio secondo posto per Dorothea Wierer in sprint e inseguimento (alle spalle entrambe le volte di una perfetta Kaisa Mäkäräinen), e terza piazza con la staffetta mista composta da Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi, Dominik Windisch e Lukas Hofer. Ciliegina sulla torta di questo grande inizio di stagione azzurro il primo posto di Dorothea Wierer nella classifica generale di Coppa del Mondo. Con quel pettorale giallo – simbolo di leadership – che verrà sfoggiato dalla ventottenne biathleta originaria di Rasun-Anterselva anche al prossimo appuntamento di Hochfilzen.
Ma se la coppia femminile Dorothea Wierer-Lisa Vittozzi e quella maschile Dominik Windisch-Lukas Hofer formano ormai un quartetto di atleti consacrati nel panorama internazionale, quello che abbiamo visto in secondo piano a Pokljuka è che l’Italia ha davvero molto su cui lavorare per poter essere – forse come non mai – una protagonista di questa Coppa del Mondo. Al maschile il passo sugli sci non è mancato, sono mancate invece le percentuali al poligono per provare a centrare un importante risultato, a partire proprio dalle nostre due stelle Hofer e Windisch. Una volta ritrovate le percentuali anche al maschile potremo toglierci delle soddisfazioni, ci auguriamo già dalla prossima tappa austriaca. Il più preciso degli azzurri in questa prima tappa è stato Thierry Chenal.
Alle prove delle azzurre difficile invece fare una critica: Wierer e Vittozzi sontuose, Federica Sanfilippo è ormai una certezza, mentre Alexia Rungagaldier – nonostante un passo sugli sci non ancora brillante – è stata praticamente perfetta al poligono. Infine un discorso a parte per Nicole Gontier – biathleta ogni tanto pasticciona al poligono – ma che ha iniziato alla grande questa stagione e che sembra poter tornare sui suoi migliori livelli, fattore che in ambito staffetta femminile potrebbe rivelarsi determinante. Il potenziale del nostro quartetto rosa non è inferiore a quello di nessun’altra nazione.