Basilea, per ora salva la panchina di Koller
A Basilea, la bella vittoria di domenica nel Clásico svizzero contro lo Zurigo ha salvato (per ora) la panchina di Marcel Koller. Una bella prestazione, quella dei renani: davanti a quasi 27.000 spettatori, la squadra rossoblù ha creato gioco e occasioni, contro i tradizionali rivali, costretti a cedere in meno di un’ora di partita. Certo, dopo la seconda rete (realizzata da Petretta con una fucilata da fuori area, che si è infilata all’incrocio, al 48′, dove Vanins non poteva arrivare) i padroni di casa hanno tirato un po’ i remi in barca. Tuttavia, hanno retto abbastanza bene, nonostante i tigurini ce l’abbiano messa tutta per raddrizzare la baracca.
In panchina, scrive il Blick, il 58enne allenatore (tra l’altro nato a Zurigo) si è agitato tutta la partita (non che sia uno normalmente tranquillo: era stato espulso davanti ai nostri occhi in occasione della partita casalinga contro il Lugano, qualche settimana fa), imprecando e contestando ogni decisione dell’arbitro che non condivideva (in pratica, tutti i fischi contro i suoi). Probabilmente, un modo per esorcizzare la presunta ribellione da parte della squadra.
Cosa c’è di vero? Ieri i giocatori, a partire dal capitano (il nazionale rossocrociato Fabian Frei), hanno dichiarato di non voler giocare contro l’allenatore. Il gesto di Ajeti dopo il gol, col dito sulle labbra a voler zittire qualcuno, forse è da leggere in quel senso, chissà. Sicuramente l’ex San Gallo, domenica, ha giocato una buona partita, anche se ha trovato più volte sulla sua strada, nella prima frazione, il portiere dei biancoblù Brecher. Tutta la squadra, in ogni caso, ha fatto bene, complice la tradizionale grande rivalità con i tigurini, e la voglia di rivincita, dopo la sconfitta della scorsa settimana, in casa, contro i campioni in carica.
Il Blick, comunque, ci va pesante. Secondo l’autorevole quotidiano svizzero tedesco, Koller sarebbe appeso a un filo. Venerdì, nella tradizionale conferenza stampa prepartita, si era lasciato scappare un “Beh, è stata una settimana difficile” parlando dei giorni successivi alla sconfitta di domenica scorsa. Il tecnico non fa mistero di ritenere la squadra inadeguata rispetto a ciò che vorrebbe: pochi giocatori di livello superiore, poca prestanza fisica. Un giudizio così secco, ovviamente, lo ha fatto entrare in rotta di collisione con il potentissimo direttore sportivo Marco Streller, uno degli uomini forti del club renano, forte del sostegno incondizionato della tifoseria. Sempre secondo il Blick, il presidente Burgener non sarebbe intenzionato, con la squadra fuori dall’Europa, e staccata di 19 punti dalla vetta, a soddisfare la richiesta di rinforzi di Koller. Sulla stessa lunghezza d’onda sarebbe anche lo stesso Streller.
In una situazione del genere, sarebbe stato interessante sentire il proprio il presidente. Tuttavia, il massimo dirigente del Basilea domenica non era in tribuna, visto che si trovava in Sud Africa per affari, come ci riferisce sempre il Blick. Prima di partire, avrebbe concordato con il tecnico una tregua sino a Natale, subordinata a due risultati positivi (contro Zurigo e, appunto, Sion).
In definitiva, un momento estremamente difficile, per i renani: il peggiore degli ultimi 10 anni. Certo, ci sono alcuni elementi oggettivi: la giovane età media dei giocatori (poco più di 24 anni: lo stesso Ajeti, che pure è entrato nel giro della nazionale maggiore a suon di gol, è un ’97), l’assenza per infortuni e squalifiche di qualche elemento chiave, alcune prestazioni sotto tono. La squadra, a detta di molti commentatori, è già proiettata al futuro, e qualcosa, probabilmente, succederà in questa pausa invernale.
Tutto starà a vedere dove e, soprattutto, con chi: Burgener, infatti, potrebbe anche prendere decisioni inaspettate. Nella settimana più lunga della squadra renana, qualcuno aveva sussurrato (fatto riportato dal Basler Zeitung) che alcuni giocatori fossero infastiditi dal non poter usare le proprie borse personali ma solo quelle dello sponsor tecnico e, molto più prosaicamente, preoccupati per il proprio calo di valore, viste le prestazioni non proprio esaltanti del club. Sempre secondo il quotidiano locale, diversi procuratori sarebbero in azione a tutela dei propri assistiti, e non è detto che a pagare possa essere proprio Streller. Insomma, ci sarebbero tutti gli elementi per un giallo in salsa rossocrociata: prossima puntata a Sion.