Coppa Italia: istruzioni per l’uso
Da quest’anno la Coppa Italia prevede il sorteggio fino ai quarti di finale quando a incontrarsi sono squadre di Serie A. Un piccolo passo avanti per aumentare l’attenzione verso un torneo caduto nell’oblio generale fino praticamente alla finale. Non si è ben capito perchè il sorteggio debba esserci solo tra squadre di Serie A, ma è comunque già qualcosa.
Basta? A quanto pare no. I dati degli spettatori infatti sono impietosi. Per fare un esempio, a Sampdoria-SPAL di martedì sera c’erano meno di tremila persone sugli spalti. Numeri da Serie D. È praticamente impossibile trovare una squadre che decida di schierare qualche titolare e a giocare sono quindi giocatori solitamente poco utilizzati, sconosciuti o rientranti da infortuni. E qua non importa la categoria: tutte le squadre infatti privilegiano il campionato.
Quale potrebbe essere allora una soluzione per recuperare un po’ d’interesse? Un’idea interessante potrebbe essere quella di giocare i turni di coppa, dai sedicesimi di finale o dagli ottavi in poi per esempio, nel fine settimana al posto delle giornate di campionato. È vero che questo porterebbe ad avere qualche infrasettimanale in più nel calendario, ma sicuramente ci sarebbe una maggior risposta da parte del pubblico. Sia per l’orario, sia perchè le squadre potrebbero schierare almeno alcuni dei giocatori più importanti.
Tra i cambiamenti suggeriamo anche quello della Supercoppa. Giocarla a gennaio non ha veramente senso visto che riguarda la stagione passata. Sarebbe giusto riportarla a inizio campionato e magari, come accaduto negli ultimi anni, se la stessa squadra dovesse vincere sia campionato che Coppa Italia farla affrontare la seconda della Serie A invece che la finalista della coppa.