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Week Leaks #15 – Juve inarrestabile. Pari tra Roma e Inter, Milan di carattere al quarto posto

L’analisi della 14/a giornata del campionato italiano di Serie A con le Considerazioni del Weekend:

  • Ok stiamo parlando di Cristiano, ma comunque per trovare un esordiente che con la maglia della Juve ha segnato almeno 10 gol nelle prime 14 gare di campionato, bisogna riavvolgere il nastro fino all’anno 1957-1958 con il gallese John Charles. E’ un semplice dato ma che comunque certifica lo straordinario rapporto tra il gol e Cr7…
  • Veramente. Questa Juve è il Bayern degli ultimi anni in Germania. Non ce n’è. Anche la partita che sulla carta può sembrare complicata, la vince ormai di mentalità…
  • Da sempre Roma e Inter regalano spettacolo. Una partita notoriamente ricca di gol e anche ieri le emozioni non sono mancate. Keita, magia di Under, il solito Icardi e rigore del pari di Kolarov. Ma non solo, tante belle azioni, partita giocata a viso aperto. Ai punti, forse, meritava qualcosina di più la Roma, brava a reagire al doppio vantaggio di un Inter sempre più spietata…
  • 2 luglio 1999. 19 anni e gioca come un veterano. Nicolò Zaniolo è il futuro. Tra l’altro è il più giovane dell’under 21 ed è già in orbita Nazionale maggiore. Facilità di corsa, di dribbling, di tiro, dialoga con i compagni come se fosse già da 10 anni nella Roma. Che bella scoperta…
  • Capitolo VAR. Zaniolo va giù in area dopo l’uncinata di D’Ambrosio. Rigore solare, da casa, da chi sta seduto a vedere la partita, tutto ok. Invece no, Rocchi non lo vede, le immagini fanno poi vedere l’arbitro abbastanza coperto. Dunque, tocca a Fabbri, l’uomo al VAR nel match. Passa 1 minuto, come è possibile che in un minuto Fabbri non abbia chiamato Rocchi, come è possibile? Questo è il punto, come si fa a non intervenire? Che cosa si sono detti in quel minuto? Per lo stesso discorso del danno procurato, probabilmente se vanno a rivedere l’azione Manolas-Icardi non è uno scandalo come dice qualcuno…
  • Con le unghie e con i denti nonostante la situazione, a livello di uomini, di effettivi, sia particolarmente delicata. Con José Mauri titolare in mezzo al campo, Abate centrale al fianco di Zapata, senza Gonzalo ancora squalificato, il Milan riesce a superare l’ostacolo Parma, a superare le proprie paure, prendendosi il quarto posto.
  • In una domenica dove Suso brilla poco, ci pensano loro, i due volti forse più importanti di questo Milan. Patrick Cutrone e Franck Kessie. Quest’ultimo è il pilastro del centrocampo (di quello che ne è rimasto) mentre il primo… che dire del primo. Ma voi la vedete la voglia e la cattiveria che mette in campo anche nell’andare a recuperare il pallone in fase di non possesso? Perfetto… ho detto tutto…
  • La stanchezza della trasferta in Europa League più il nuovo Chievo di Di Carlo. Risultato? X. La Lazio rallenta a Verona ma di fronte c’è un Chievo totalmente rinnovato tatticamente e, soprattutto, mentalmente. E poi, quando gioca senza sempre Pelliessier (soprattutto contro la Lazio, sono 8 in carriera ai biancocelesti)…
  • Possiamo dire che dopo la crisi dell’ultimo mese e mezzo, dopo il buon pari nel derby che sembrava quasi un segnale di rinascita, la Samp sia ufficialmente tornata a giocare il calcio d’inizio stagione. Poi certo con un Quagliarella così è tutto più semplice…
  • Nel segno del Gallo Andrea Belotti. Dopo Genova (Samp), altro gol pesante che vale tre punti, che vale il 2-1 al Genoa in un match non semplice e che proietta i granata subito dietro le posizioni di testa. E nel prossimo turno c’è la visita al Milan…
  • Quando L’Uomo Cragno decide di chiudere la saracinesca non ce n’è…
  • Spal ed Empoli regalano spettacolo e si confermano in ogni caso delle ottime realtà nonostante il campionato delle due squadre sia destinato ad essere combattuto fino alla fine. Ottima realtà quella dei toscani che dopo il 3-2 in rimonta all’Atalanta, con l’arrivo di Iachini, sembrano aver cambiato marcia giocando anche un bel calcio…