Il 2018 è un anno in cui la pallavolo italiana vuole prendersi la luce dei riflettori. Qualche mese fa le nostre due nazionali sono finite al centro dell’attenzione degli sportivi per i diversi percorsi nei rispettivi campionati mondiali. Uomini fermati sul più bello, a un passo dalle semifinali, donne arrivate fino in fondo cogliendo un secondo posto che regala comunque tante soddisfazioni nonostante la sconfitta in finale. Adesso è arrivato il momento dei club. In Polonia questa settimana si sta disputando il mondiale per club, ultimo evento di grande importanza dell’anno solare. Tra i nostri portacolori manca la Sir Safety Perugia di Lorenzo Bernardi, attualmente la squadra più forte nel panorama italiano, però possiamo ci stiamo difendendo bene con le presenze della Lube Civitanova, vice campione d’Italia, e Trentino volley.
Con una giornata di anticipo entrambe hanno staccato il biglietto per le semifinali, in programma il 1 dicembre, ma lo hanno fatto con prestazioni eccellenti contro compagini di un certo blasone. Già perché le due italiane sono riuscite a eliminare con grande sorpresa lo Zenit Kazan e il Sada Cruzeiro, i campioni in carica e dominatori in campo europeo da un parte, i brasiliani vincitori di tre mondiali e sempre sol podio in cinque delle ultime sei edizioni. Se poi questo non basta, va citata la dinamica delle partite. La Lube ha vinto di sofferenza al tie break la sfida con lo Zenit, un atteggiamento da squadra mai doma capace di cadere e rialzarsi per ben tre volte e portare a casa il risultato. Per Trentino invece una prova da dottor Jekyll e del signor Hyde: un primo set bruttino, un secondo set quasi andato poi due palle set annullate e da quel momento si è accesa una lampadina nelle idee della squadra di coach Lorenzetti. Trentino ha preso in mano l’incontro e ha piegato il Sada 3-1. Tra oggi e domani si disputeranno le ultime partite della prima fase. Definito il quadro delle protagoniste, bisogna solo capire quali saranno gli accoppiamenti. Alle due compagini italiane chiediamo un ultimo sforzo per evitare un derby in seminale e magari sognare una sfida per il titolo tutta italiana. Altrimenti Il trofeo manca dall’Italia dal lontano 2012 quando Trentino vinse per la quarta volta di fila a Doha. I tempi sono maturi per rivedere la bandiera italiana sul gradino più alto.