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La “nuova” Argentina vince con Icardi e Dybala protagonisti

Icardi e Dybala finalmente protagonisti con la maglia dell’Argentina. L’Albiceleste sconfigge 2-0 il Messico all’Estadio Malvinas Argentinas di Mendoza grazie alle reti degli attaccanti di Inter e Juventus, bissando così il successo ottenuto sabato scorso sempre contro i messicani (stranezze sudamericane).

A Icardi bastano settanta secondi per sbloccare il risultato con una gran giocata in area di rigore; mentre Dybala, entrato proprio al posto di Icardi a dieci minuti dalla fine, ha chiuso i conti sfruttando l’asti di Simeone all’85’. Nella prima partita col Messico invece era stato lo juventino a partire titolare insieme a Martínez, con Icardi entrato nella mezz’ora finale. Per Dybala è stato un emozionante ritorno a Córdoba, dove l’Instituto, la squadra in cui è cresciuto, l’ha omaggiato con una targa commemorativa.

In attesa dei ritorni di Messi e Agüero (attesi nel 2019), sono Icardi e Dybala a rappresentare il nuovo corso dell’attacco argentino. Higuaín infatti sembra aver fatto ormai il suo tempo con l’Albiceleste, mentre gli altri “esperimenti” o sono falliti o hanno avuto infortuni più o meno gravi. Proprio dal Commissario Tecnico Lionel Scaloni sono arrivate parole molto positive per i due a fine partita: “Sono contento che Mauro e Paulo si siano sbloccati. D’ora in poi porteranno molta felicità all’Argentina”.

Scaloni si sta giocando nel migliore dei modi le chance di riconferma. Quando prese il posto di Sampaoli come Commissaro Tecnico ad interim le sue possibilità di rimanere sulla panchina argentina erano pari allo zero. Ora, con quattro vittorie in sei amichevoli e un sistema di gioco che sembra soddisfare tifosi e giocatori, ha guadagnato punti anche col presidente federale Tapia.

L’Argentina non ha molto tempo per pensare al prossimo allenatore e allo stesso tempo non può più permettersi di sbagliare profilo alla vigilia di appuntamenti importanti come la Copa América 2019 in Brasile e le Qualificazioni ai Mondiali del 2022. Sono tanti gli allenatori di cui si è parlato finora, dal sogno impossibile Simeone al più probabile Barros Schelotto fino a un ritorno di Martino. La verità però è che, forse per la prima volta, non sembrano molti quelli attratti da una squadra che negli ultimi anni è stata una polveriera.

Per questo motivo stanno crescendo le quotazioni di Scaloni col passare del tempo, nonostante l’ex giocatore di Lazio e Atalanta abbia esperienza solo a livello di Under 21 (curiosamente la stessa cosa sta succedendo in Colombia, con Reyes che potrebbe rimanere dopo aver convinto finora nelle amichevoli). Le sue idee però sembrano chiare e anche le convocazioni sono state piuttosto convincenti finora. Per esempio le novità, oltre ai già citati Icardi e Dybala, sono tutti giocatori che hanno fatto molto bene in questi mesi nei propri club: Pereyra nel Watford, Foyth nel Tottenham, Lo Celso nel Betis Siviglia, Saravia nel Racing, De Paul nell’Udinese.

Sicuramente i vertici dell’AFA dovranno prendere una decisione definitiva entro la fine dell’anno.