Il tanto atteso verdetto circa la squalifica di Gonzalo Higuaín è arrivato: il centravanti argentino, espulso nella seconda frazione di gioco della sfida disputata domenica sera contro la Juventus, sarà costretto a saltare le prossime due partite di campionato.
Le sue proteste, eccessive a detta di Mazzoleni, gli sono costate molto care: eppure il labiale sembrava abbastanza chiaro, non sono mai stati pronunciati insulti nei confronti del direttore di gara, intimorito da un piccolo movimento del capo dell’ex Napoli che sembrava andargli contro a muso duro e che ha fatto intendere un atteggiamento violento e piuttosto scontroso.
Espulsione inspiegabile, se si considera un arbitraggio molto discutibile e un trattamento particolarmente sfavorevole in diversi episodi per i rossoneri, che adesso valuteranno se fare o meno ricorso, con l’auspicio di ridurre la squalifica, se consideriamo che la scorsa stagione Immobile ricevette un solo turno di stop dovuto al contatto/non contatto con Burdisso del Torino.
Tornando ai fatti di campo, c’è comunque da ammettere come effettivamente Higuaín si sia mostrato parecchio nervoso nel corso della sfida contro la Juventus, atteggiamento che non lo ha aiutato quando ha ricevuto il cartellino rosso, esagerato anche a detta di Cristiano Ronaldo.
L’argentino ha senz’altro accusato il rigore paratogli da Szczęsny che avrebbe permesso al Milan di pareggiare la contesa, ma il suo eccessivo nervosismo, che sicuramente non nasce dal suo addio non voluto ai colori bianconeri, lo si riscontra spesso contro le grandi squadre: non è sempre servito al meglio, i palloni giocabili latitano e la voglia di fare, forzando la giocata, lo portano anche a sbagliare tecnicamente.
Un fattore questo da tenere bene in considerazione anche per Gattuso, che dovrà cercare di motivare al meglio il suo fuoriclasse, che invece sarà chiamato ad assimilare la lezione perché un’altra espulsione del genere in futuro potrebbe non essere più tollerata.