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La SPAL e un appagamento pericoloso

Momento di crisi per la SPAL che, con il 4-1 rimediato allo stadio “Olimpico” con la Lazio, ha portato a sei il numero di sconfitte nelle ultime sette uscite. L’unica vittoria è arrivata proprio nella città capitolina contro la Roma, superata all’inglese lo scorso 20 ottobre grazie ai gol di Petagna e Bonifazi. Ancora a secco di pareggi, la compagine guidata da Leonardo Semplici è attualmente in dodicesima posizione a quota 12 punti. Il margine sulla zona retrocessione è di sei lunghezze, ma gli estensi hanno bisogno di invertire al più presto la rotta per non finire immischiati nella lotta salvezza.

Marcature troppo morbide sui calci piazzati

Andando ad analizzare le sconfitte con Frosinone e Lazio, si evincono degli errori comuni nelle dinamiche dei gol. Sia i giallazzurri che i biancocelesti hanno sbloccato i rispettivi match su azioni da calcio angolo: Raman Chibsah di testa e Ciro Immobile con un destro al volo. Il ghanese è tutt’altro che uno specialista dei colpi di testa, eppure ha avuto vita facile con la difesa spallina che lo ha lasciato tutto solo di insaccare la sfera sotto le gambe del portiere Alfred Gomis. Stesso privilegio anche per l’attaccante della Nazionale che ha ricevuto il pallone sul secondo palo e ha trafitto indisturbato Vanja Milinković-Savić.

Errori fatali in fase di uscita palla al piede

La retroguardia estense è sembrata poco decisa anche in occasione del raddoppio dello stesso Immobile, con Felipe Caicedo che, grazie anche al suo strapotere fisico, l’ha portata a spasso triangolando con il numero 17 biancoceleste. Anche i centrocampisti non hanno aiutato i propri difensori, in particolare sono risultati decisivi gli errori in fase di uscita da parte del brasiliano Everton Luiz e di Mirko Valdifiori che hanno condotto prima al 3-1 di Danilo Cataldi e poi al definitivo 4-1 di Marco Parolo. Dopo il buon avvio di stagione e l’exploit con la Roma, gli spallini hanno dato l’impressione di essere appagati nelle gare con Frosinone e Lazio. E così sono arrivati due pesanti ko, con ben sette reti al passivo e appena una realizzata.

Con il Cagliari vietato sbagliare

Una nota positiva della partita di domenica scorsa, però, c’è: il ritorno al gol di Mirco Antenucci, che era a secco dal match della seconda giornata vinto contro il Parma. Dopo aver fallito il calcio di rigore contro l’Inter, il capitano era finito in panchina negli incontri con Roma e Frosinone. L’attaccante biancazzurro ha sfruttato l’assist perfetto di Manuel Lazzari, pendolino inarrestabile sulla fascia destra entrato anche nel giro della Nazionale azzurra di Roberto Mancini. Mister Semplici dovrà ripartire dalla loro determinazione per riprendere il cammino verso una salvezza tranquilla. Un po’ di appagamento mentale ci può stare, ma domani sera al “Paolo Mazza” con il Cagliari è già una sfida da non fallire.