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Attenzione, c’è fermento in SBK

Forse perché si vuole riscattare il periodo di “noia” dovuto al dominio di Jonathan Rea e della sua Kawasaki (assolutamente, meglio precisare, nulla contro il fuoriclasse nordirlandese e la moto giapponese), ma questi ultimi giorni in SBK hanno visto un fermento inaspettato che momentaneamente mettono a tacere tutte le voci di profonda crisi nel Mondiale delle Derivate di Serie.

Il primo colpo di scena è arrivato dall’EICMA, il Salone del Ciclo e del Motociclo in corso di svolgimento in questi giorni a Milano. Dopo 6 anni di assenza come squadra ufficiale, la BMW torna in prima persona in SBK. Appoggiandosi sulla struttura della Shaun Muir Racing – impegnata fino allo scorso anno con l’Aprilia che invece ha abbandonato il Circus – la Casa bavarese sarà responsabile in prima persona di telaio, aerodinamica, motore ed elettronica. Cioè, praticamente di tutto. Toccherà quindi solo ai due centauri pilotare al meglio la nuova BMW S 1000 RR: un cavallo di ritorno come Markus Reiterberger ma soprattutto un colpo da novanta come Tom Sykes. L’inglese, Campione del Mondo nel 2013, esce finalmente dalla scomoda convivenza con Jonathan Rea che, soprattutto nelle ultime due stagioni, lo aveva annichilito sportivamente parlando. Sykes necessitava di nuovi stimoli e la BMW potrebbe davvero offrirgliene. Un binomio che, se riuscirà bene, potrà garantire spettacolo agli appassionati.

BMW che negli ultimi due anni aveva comunque corso in SBK, ma senza fornire alcun appoggio ufficiale alla scuderia che gestiva le moto, la squadra tutta italiana dell’Althea Racing guidata da Genesio Bevilacqua. Chiusa una porta, si apre un portone per la scuderia di Civita Castellana. E che portone, dato che l’Althea metterà in pista – collaborando con i giapponesi della Moriwaki – le Honda CBR equipaggiate dalla struttura HRC. Sì, avete letto bene, dopo 16 anni di assenza i piloti Honda avranno sulla tuta e sulla moto il marchio che campeggia in MotoGP. Piloti che saranno il francese Leon Camier – che scende dalla MV Agusta che abbandona, si spera solo momentaneamente, la SBK per dedicarsi alla Moto 2 – e il giapponese Ryuichi Kiyonari.

E poi, Marco Melandri. Tutti sanno che il ravennate è stato appiedato dalla Ducati, che ha scelto lo spagnolo Bautista per affiancare Chaz Davies. Dopo giorni di incertezza, Macho dovrebbe aver trovato una moto, la Yamaha affidata alla scuderia GRT dove dovrebbe affiancare il tedesco Sandro Cortese, Campione del Mondo della Supersport. Una scelta che se confermata potrebbe riaprire le porte della questione dei diritti televisivi della SBK in Italia.

Insomma, tanta carne al fuoco. E tante belle notizie per la DORNA, l’organizzatrice del Mondiale SBK. Sperando che però non sia solo un tappeto per nascondere la polvere della crisi di questi ultimi anni.