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Esame di catalano per Spalletti. Inter contro il Barcellona a San Siro per capire le sue velleità europee

“Bisogna fare di più”. Era il 15 settembre e l’Inter aveva appena perso in casa contro il Parma. Rabbuiato e deluso, Luciano Spalletti aveva chiesto ai suoi di invertire la rotta. Troppo alto il rischio di ripetere gli errori del passato e di essere confinati al solito campionato da comprimari. Sembrava la classica frase di circostanza, che si usa per giustificare a caldo una brutta battuta d’arresto. E invece il tecnico toscano è stato profetico, perché da quel momento la squadra ha veramente fatto di più. In campionato, per esempio, ha vinto le ultime sette partite, derby compreso. Un cammino impeccabile che ha permesso ai nerazzurri di scalare velocemente la classifica.

La squadra è più matura, convinta dei suoi mezzi. Ciò si è manifestato anche in Champions, visto che il tanto temuto Tottenham è, almeno per il momento, a distanza di sicurezza. Certo, il Barcellona è ancora lontano un bel po’, ma la sensazione è che questa Inter possa tentare il grande colpo. In casa, con la grinta di chi vuole scalare vette altissime, può pensare di sgambettare anche il Barça. È il momento giusto per progredire. Al limite, i nerazzurri scopriranno semplicemente che i blaugrana sono ancora irraggiungibili.

Spalletti non si è tirato indietro, in questo senso. “Abbiamo sempre detto che possiamo giocarcela contro tutti, no? Ecco, siamo quelli lì, facciamolo vedere, dimostriamolo anche contro il Barcellona, il livello più alto di difficoltà che si possa avere, attrezzato per vincere la Champions”. Ha alzato l’asticella, come è normale che sia. Sa benissimo che può trattarsi di uno scoglio insormontabile, ma vuole provarci, consapevole di avere a disposizione un’Inter piena di fiducia. E si sa, quando si è in questa situazione di “libertà mentale”, anche le maggiori differenze tecniche possono essere ridotte.