La stagione del Motomondiale si avvicina alla conclusione: a Sepang, infatti, è andato in scena il penultimo appuntamento dell’anno. Dopo la gara in Australia della scorsa settimana, dove la Yamaha è tornata alla vittoria interrompendo una striscia negativa che andava avanti da 25 gare, il costruttore giapponese è andato molto vicino a ripetersi. Ecco gli spunti che la gara di ieri ci ha fornito.
Le penalità non fermano Marquez – Dopo la penalità rimediata in qualifica (scontata per aver ostacolato un altro pilota nel suo giro veloce), il campione spagnolo era stato privato della pole ottenuta in pista. Partito dalla settima casella, Marquez si è reso protagonista di un’altra gara straordinaria: grazie a un passo straordinario e a un pizzico di fortuna (per capire a cosa ci riferiamo, passare al prossimo punto), il pilota Honda torna alla vittoria dopo il ritiro in Australia.
Rossi, c’eri quasi! – Sembrava l’occasione perfetta per vedere il ritorno alla vittoria del Dottore, che domina incontrastato dopo una grande partenza. E invece, a quattro giri dalla fine, Valentino Rossi scivola e dice addio ai sogni di vittoria. Dopo la gara, Rossi ha espresso il proprio disappunto, lasciando però intendere di essere soddisfatto per la prestazione: “È stato un vero peccato perché questa è stata la mia migliore gara della stagione. Mi sentivo a mio agio, avevo un buon passo, ho spinto, e avevo la possibilità di vincere. Purtroppo a quattro giri dalla fine sono caduto, non capisco cosa sia successo, ho commesso un errore. È un peccato, ma questo per noi rimane comunque un buon fine settimana”.
La Yamaha sta tornando – Non è solo Rossi a rendersi protagonista di un’ottima prestazione: anche Maverick Vinales, partito soltanto undicesimo, riesce a compiere una grande rimonta, concludendo al quarto posto davanti alle Ducati, oggi in difficoltà. La casa giapponese sembra finalmente in ripresa, anche se ormai è tardi; in ogni caso, i segnali per la prossima stagione sono incoraggianti.
Ora è tutto deciso – Con la vittoria di Marquez e il quinto posto di Pedrosa (che si avvicina a chiudere la sua carriera), la Honda conquista il titolo costruttori, chiudendo di fatto in anticipo la stagione. Anche nelle categorie minori Sepang ha regalato i verdetti: in Moto3 è lo spagnolo Martin a conquistare il titolo davanti a Bezzecchi, mentre in Moto2 la corona la conquista Bagnaia, che saluta la categoria da vincitore – l’anno prossimo lo aspetta la Ducati Pramac.