Si dividono la posta Fiorentina e Roma nell’anticipo dell’Artemio Franchi. Giallorossi grintosi e in cerca di successo contro una solida difesa gigliata, il risultato è un pareggio che mantiene imbattuta la compagine toscana tra le mura amiche mentre lascia qualche rammarico per gli uomini di Di Francesco arrivati a Firenze con l’obiettivo di fare punteggio pieno. Un gol per tempo, a passare in vantaggio sono per primi i padroni di casa con il rigore realizzato da Veretout. Un episodio originato da uno svarione difensivo di Under che ha lanciato Simeone davanti al portiere, ma una decisione arbitrale molto contestata dagli ospiti per un contatto falloso che non sembra esserci tra Simeone e Olsen. La risposta della Roma nella ripresa è firmata con Florenzi, bravo a raccogliere la respinta corta di Lafont e a ribadire in rete. Nel mezzo troviamo una Roma che ha provato a dire la propria nel primo tempo sbagliando un ghiotto pallone con Dzeko e cogliendo un palo sugli sviluppi di un angolo. La Fiorentina invece si è vista maggiormente in fase offensiva nella ripresa soprattutto quando Chiesa ha suggerito a centro area per Simeone con quest’ultimo non in grado di leggere per tempo le intenzioni del proprio compagno di squadra.
Nel giorno del debutto in campionato di Zaniolo, la Roma torna dunque da Firenze con un punto e la rabbia per quel rigore subito che grida vendetta come preannunciano le parole di Monchi contro la direzione di gara. Parlando invece della prova giocata dai giallorossi convincono i due romani Pellegrini e Florenzi, salvatore della patria, mentre steccano Dzeko, Under e Nzonzi. Il bosniaco si divora una clamorosa palla gol e conferma la sua discontinuità stagionale che lo vede grande protagonista in Europa e sfocato in campionato. Nzonzi invece è apparso molto nervoso in campo dove ha dato vita a una intensa battaglia fisica con l’ex Gerson; infine l’esterno che ha preso una clamorosa svista in occasione dell’episodio del rigore viola.
In casa viola il secondo pareggio consecutivo in casa, il terzo di fila in campionato e un pensiero comune. Questa squadra è tanto bella dietro quanto inoffensiva davanti. Vitor Hugo e Pezzella dalla seconda parte di stagione dello scorso anno hanno intrapreso un percorso insieme, iniziato proprio dopo la morte di Astori, e sono diventato una coppia di centrale solida e armoniosa su cui si appoggiano senza problemi i due terzini Milenkovic e Biraghi e il play basso Veretout. Il peso della compagine gigliata per è troppo concentrato verso il basso e, nonostante una buona prova di Gerson a centrocampo, la mediala gigliata resta debole e in capace di creare mole di gioco. A questo poi si aggiunge la scarsa prestazione di Simeone, tanto impegno e poca concretezza. I soliti problemi insomma con la Fiorentina che fa veramente fatica a trovare la porta avversaria.