Rugby

Rugby League – Secondo exploit dell’Italia

Giocati nel weekend numerosi incontri internazionali di rugby league, sia in Europa che in Australia. Da segnalare, oltre alla seconda vittoria consecutiva dell’Italia, l’inizio della serie tra Inghilterra e Nuova Zelanda e l’Europeo. Mai come stavolta è il caso di dire che ogni minuto conta. 

Nel rugby league le partite tra nazionali sono sempre molto rare. A differenza di altri sport, come il calcio o lo stesso “cugino” rugby union, sovente mancano il tempo e le risorse per organizzare incontri a livello di test; i giocatori, a qualunque latitudine, sono abituati dunque a cogliere tutte le occasioni, senza lasciare nulla di intentato.
Ad esempio Sean O’Loughlin, veterano di Wigan e capitano della nazionale inglese, ha accumulato sinora 24 caps con l’Inghilterra, cui ne vanno sommati 11 con la Gran Bretagna; per contro Dylan Hartley, suo corrispettivo nel rugby a XV, all’età di 32 anni vanta 93 apparizioni internazionali.

Si capisce quindi il peso che anche un singolo incontro assume. Non ha fatto eccezione Italia-Niue, test match giocato sabato 27 ottobre al Club Marconi (Bossley Park, Sydney), nella casa dei Marconi Mustangs, società calcistica espressione storicamente dello sport italiano in Australia; dopo il successo del 12 ottobre sul Sudafrica, gli azzurri hanno affrontato Niue, espressione di un’isola del Pacifico la cui comunità di espatriati è molto radicata su territorio australiano e neozelandese, davanti a un pubblico affezionato alla causa tricolore e voglioso di test football dopo lo spostamento della precedente partita causa maltempo.

Formazione alla mano, diverse le defezioni in casa azzurra. Ma anche alcune conferme importanti in un XIII composto da italiani d’Australia, eccezion fatta per il n. 12 Gioele Celerino, recordman di presenze; da segnalare il rientro di Chris Centrone, classe 1991 in forza Toulouse Olympique, ex Wyong Roos, reduce da un’ottima stagione nella serie cadetta inglese. Mediana affidata a Daniel Petralia, a segno contro i sudafricani, e Brock Pelligra, nelle posizioni rispettivamente di mediano d’apertura e di mischia. Imprescindibili Josh Mantellato, incaricato anche di calciare penalità e conversioni, e capitan Brenden Santi.
Ancora out per infortunio Joey Tramontana, a detta di molti il miglior azzurro alla Rugby League World Cup 2017.


Dall’altra parte un gruppo che ha chiuso di recente al secondo posto la Emerging Nations World Championship 2018 e guidato da coach Patrick Weisner. Attuale 34/a forza del ranking, The Rock ha dato filo da torcere alla nazionale in una sfida equilibrata e molto fisica da entrambe le parti.

Da situazione di 18-22 a favore degli isolani all’intervallo, il XIII di coach Leo Epifania è uscito bene alla distanza, trovando con capitano Santi la meta decisiva nel finale. Il 36-32 del Marconi sancisce la seconda affermazione azzurra a livello di test e incoraggia in vista delle prossime qualificazioni iridate (autunno 2019).


Sugli altri campi, è stato un weekend piuttosto intenso e proprio la generale carenza di test match in questo sport aumenta il peso specifico di ognuno di essi. È iniziata per esempio la serie tra Inghilterra e Nuova Zelanda, che mette in palio il prestigioso Baskerville Shield; al KCOM Stadium di Hull, abituale casa dell’Hull City nel calcio e dell’Hull FC, gli inglesi si sono imposti con punteggio di 18-16, davanti a circa 13 mila spettatori.
Frattanto è iniziato l’European Championship, le cui prime due posizioni mettono in palio due posti alla Coppa del Mondo 2021. A Santry (Dublino) l’Irlanda del nuovo coach Stuart Littler ha piegato la Scozia con 26 punti di scarto (36-10), mentre il Galles ha ceduto alla Francia in quel di Carcassonne (54-18).

ITALIA-Niue 36-32 (18-22)

Di seguito, alcune delle azioni più spettacolari del weekend internazionale.

<

Published by
Matteo Portoghese