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Sandro Tonali, l’oro colato del Brescia

Brescia, terra di Andrea Pirlo, ha un nuovo giovane prodigio: Sandro Tonali. Sulle orme del campione del mondo 2006, il centrocampista classe 2000 ha già impressionato tutti in sole 27 presenze da professionista.

Nato a Lodi, ma cresciuto a Brescia, inizia la trafila delle giovanili dall’under 17 per poi passare in Primavera dove colleziona soltanto nove presenze, con un gol e due assist; la chiamata in prima squadra arriva presto, prestissimo, e a soli diciassette anni debutta in Serie B subentrando al 70′ nella prima partita di campionato contro l’Avellino.

L’allenatore Roberto Boscaglia ripiega però sui giocatori di maggior esperienza in rosa, ma non lo perde mai di vista e complici i risultati non certo positivi, lo rispolvera titolare a Palermo, un girone dopo. Il centrocampista si mette in mostra e fa intravedere grande temperamento e ottima tecnica: il posto da titolare non lo mollerà più e, anzi, con un crescendo di prestazioni arrivano anche i primi assist e il primo gol da professionista, in data 28 aprile a Salerno.

I riflettori di mercato dalla scorsa estate impazzano su Tonali, ma Cellino è categorico: il giovane fenomeno non si tocca. L’attuale stagione è inziata da protagonista e in campionato dopo otto giornate è già a quota tre assist con molte volte la palma di migliore in campo. Le sirene non si placano di certo e ogni giorno spuntano voci di interesse dei maggiori club: dall’Inter alla Roma, passando per il Chelsea che pare intenzionato a spingersi fino a 23 milioni di sterline per accaparrarsi il baby centrocampista.

Sandro Tonali vanta anche numerose presenze con le giovanili dell’Italia con un ruolo da protagonista nell’argento conquistato dalla squadra Under 19 nell’Europeo svoltosi in Finlandia e il c.t. Roberto Mancini ha già messo gli occhi su di lui: siamo sicuri che nei prossimi stage comparirà anche il suo nome.

Paragonato a Pirlo per origine, sembianze e movenze, il numero 4 biancoblu ricorda l’ex centrocampista di Milan e Juventus anche per la visione di gioco: lanci lunghi e passaggi filtranti sono infatti all’ordine del giorno per dare la giusta quadratura alla propria squadra. Brescia non sfornava giovani talenti da tanti anni (l’ultimo ragazzino ad essere passato per il Rigamonti e aver poi fatto strada è stato Marek Hamšík) e i tifosi scommettono su di lui per un futuro vincente: a Brescia c’è un gioiello d’oro per puntare alla Serie A.