È sempre difficile fare confronti con periodi storici diversi da quello attuale, in particolare in sport protagonisti di un progresso tecnologico rapido e marcato come quelli motoristici. Ma dopo la vittoria di ieri a Motegi, che ha sancito la conquista dell’ennesimo titolo iridato, Marc Márquez si inserisce prepotentemente nell’elite del motociclismo, se mai ci fosse stato bisogno di altre conferme. In Giappone, infatti, il 25enne ha ottenuto la settima corona nel Motomondiale – numeri incredibili, specie pensando alla giovane età del campione spagnolo. Proprio per questo, andremo a presentare i dati mostruosi ottenuti da Márquez nella sua ancor giovane carriera.
Come già accennato, il dato più noto è quello relativo ai titoli vinti, 7. Di questi, ben 5 sono stati ottenuti nella categoria regina del Motomondiale, e se il dato è già notevole, lo diventa ancora di più pensando che questi cinque titoli sono arrivati in sei stagioni (soltanto nel 2015, infatti, lo spagnolo non è riuscito a chiudere la stagione in testa). Gli altri due titoli sono arrivati nelle due categorie inferiori (125 nel 2010, Moto2 nel 2012). Quest’anno può essere tranquillamente considerato come una delle sue migliori stagioni di sempre, i numeri parlano chiaro: 8 vittorie e un vantaggio clamoroso (102 punti) sull’inseguitore più vicino (Dovizioso).
Anche riguardo alle vittorie troviamo un dato incredibile: dal 2010, Márquez ha sempre vinto almeno 5 gare per stagione. Inoltre, è interessante notare che, dopo 4 anni, vince il titolo un pilota che non ha vinto la gara inaugurale: l’ultimo a riuscirci, curiosamente, fu lo stesso Márquez nel 2014. Lo spagnolo sta diventando rapidamente l’uomo dei record, e con questo settimo titolo ne aggiunge un altro alla sua ampia collezione: lo spagnolo diventa infatti il più giovane a ottenere cinque titoli in MotoGP, battendo di un anno Valentino Rossi, il cui record resisteva da 13 anni.
Chissà dove potrà arrivare Márquez in futuro – di certo, a 26 anni quasi compiuti, il futuro è dalla sua parte; intanto, è diventato il sesto pilota più vincente di sempre dietro a leggende come Giacomo Agostini, Angel Nieto e Valentino Rossi. Entusiasmo quindi comprensibile per lui, anche se l’epilogo dei festeggiamenti è stato sicuramente inedito: al pilota Honda, infatti, è uscita la spalla per il troppo entusiasmo, come ha spiegato lui stesso: “Mentre salutavo Redding ho fatto un movimento strano. Ho un problema a questa spalla e a fine stagione dovrò farmi operare”.