Il ritorno dalla pausa nazionale è letale per la Roma di Di Francesco. Tutto l’entusiasmo e l’ottimo trend di risultati successivi alla vittoria nel derby è stato annullato quest’oggi nella clamorosa sconfitta casalinga con la Spal. Un risultato inaspettato segno di una prestazione giocata con tono svogliato contro un avversario che ha saputo attendere e ottimizzare le proprie occasioni. Una Spal da elogiare per aver saputo cogliere un risultato prezioso quanto storico all’Olimpico, concluso con l’abbraccio dei tanti tifosi ospiti giunti nella capitale. A decidere il match sono stati il rigore di Petagna nel primo tempo, concesso per un fallo di Pellegrini su Lazzari, e il colpo di testa vincente di Kevin Bonifazi sugli sviluppi di un angolo. Risultato che ha rischiato di essere ancora più clamoroso perché gli ospiti nel finale hanno avuto altre tre palle gol in contropiede non sfruttate alla perfezione.
Spal che coglie una vittoria ritrovandosi in inferiorità nel finale. L’espulsione del portiere del portiere Milinkovic-Savic ha fatto e farà discutere. Ci poteva stare il primo giallo per la classica perdita di tempo ormai consueta sui campi di calcio (Un’ottima pubblicità per chi vuole l’inserimento del tempo effettivo), l’espulsione invece è apparsa come un eccesso di fiscalità da parte del direttore di gara Pairetto nonostante una buona dose di ingenuità del portiere estense. Un episodio che non ha condizionato fino in fondo il risultato, perché con l’uomo in più la Roma non è riuscita ad acciuffare la partita.
In casa giallorossa si segnala l’uscita tra i fischi del proprio pubblico, stesso servizio era stato offerto a Cristante, giudicato tra i peggiori in campo nell’undici capitolino. La Roma è partita grintosa, con i due Pellegrini ben carichi: Lorenzo onnipresente a centrocampo e anche in grado di recuperare qualche pallone sulla mediana, Luca invece sulla sinistra ha cercato di proporsi con insistenza sulla sinistra, ma l’affiatamento con El Shaarawy; per Luca Pellegrini è stata fatale l’ingenuità su Lazzari che ha provocato il rigore, condizionato la sua prestazione da lì alla fine e l’andamento sul risultato. La sconfitta della Roma però sta anche nell’opaca prova offensiva, una squadra che si è adagiata, con poca cattiveria e eccessivamente svogliata. Dzeko ha avuto due palle gol nitidissime sciupate: due errori che pesano come macigni sul risultato finale. La struttura in generale del 4-3-3 giallorosso è tornato a scricchiolare, un campanello d’allarme in vista della sfida di Champions League.