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Una nuova generazione pronta a invadere la Formula 1

Nel corso delle ultime stagioni abbiamo iniziato a conoscere Max Verstappen e Lance Stroll. Spinti dagli aiuti paterni entrambi sono arrivati in Formula 1 prematuramente, visto che sulla loro carta d’identità si legge 1997. Dell’olandese, complice la fiducia datagli da Red Bull, abbiamo già notato il talento cristallino, mentre del canadese ancora non abbiamo potuto testare le reali capacità, se non a livello patrimoniale.

Accanto a loro, in seguito a una gavetta più travagliata, quest’anno abbiamo avuto la fortuna di vedere nel circus anche Charles Leclerc, anche lui neo ventunenne. Il discorso per il monegasco è ben diverso: vittoria in GP3, poi in Formula 2 e finalmente l’approdo in Formula 1 sulla Sauber nella stagione in corso. Quando nel mondo del motorsport si cita Leclerc, la reazione è simile a quella che si aveva quando circa 10 anni fa si nominava Hamilton. Infatti, il futuro pilota della Ferrari stupisce per il nitido talento, che giustifica la trepidazione di tutti i tifosi della Rossa per quanto potrà accadere nel 2019.

Sempre nel 2018, anche la Toro Rosso ha deciso di presentarsi con un giovane dalle grandi speranze: Pierre Gasly. In questa sua prima stagione in Formula 1 il francese ha surclassato il proprio compagno di scuderia Hartley. Le buone prestazioni, probabilmente condite dall’attuale tendenza di investire sulla gioventù, hanno permesso a Pierre di conquistarsi un sedile in Red Bull per il prossimo anno. Un altro francese, che invece ancora non sa cosa sarà del proprio futuro, è Esteban Ocon. Dopo due soddisfacenti stagioni in Formula 1 alla guida della Force India, il gioiellino del vivaio Mercedes rischia di rimanere escluso dal circus per il 2019. Infatti, tutte le caselle si stanno riempiendo e per lui, ormai, l’ultima possibilità è un approdo in Williams. Decisamente poco per uno che punta al sedile di Bottas…

Dalla Formula 2, inoltre, arriveranno almeno altri due giovani piloti. Innanzitutto George Russell, promettente ventenne britannico che è in testa nella seconda serie e che la Mercedes ha deciso di parcheggiare in Williams. Oltre a lui, debutterà in Formula 1 anche Lando Norris, altro britannico, nato addirittura nel 1999 e pronto a sedersi sul sedile della McLaren quando non avrà ancora vent’anni. Notizia degli ultimi giorni riguarda la clamorosa possibilità che anche un altro britannico atterri fra i grandi: si tratta di Alexander Albon, che pareva destinato alla Formula E. Nel suo futuro, però, potrebbe essersi inserita Red Bull, che pare intenzionata a destinargli un sedile in Toro Rosso già per il 2019.

La nuova prospettiva intrapresa dai dirigenti delle scuderie pare essere quella di ringiovanire la griglia di partenza. Il  positivo riscontro avuto soprattutto con Verstappen e con Leclerc ha fatto esperienza. Nel 2019 quasi ogni scuderia potrà fare affidamento su almeno un giovane pilota. La sorpresa con cui apprendiamo questo cambio di tendenza è condizionata dal fatto che tutte le generazioni comprese fra Vettel e Leclerc non hanno fornito piloti in grado di poter davvero competere per il titolo, con la sola eccezione (forse) di Daniel Ricciardo. Cosa aspettarci per le prossime stagioni? Aspettiamoci che la generazione di Hamilton e di Vettel venga progressivamente assediata da un’altra generazione, piena di talento e di potenziali campioni del mondo.