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Nazionali: due passaporti, due opportunità

Archiviata la sosta per le nazionali, è già tempo di rituffarsi nei campionati. Prima, però, vogliamo proporvi una formazione un po’ particolare, quella dei naturalizzati… per opportunità. Esattamente una settimana fa, il 12 ottobre, Geoffrey Kondogbia faceva il suo esordio con la nazionale della Repubblica Centrafricana. Pur avendo disputato cinque gare con la casacca della Francia, il centrocampista del Valencia ha potuto accettare la chiamata delle Belve del Basso Ubangi sfruttando l’articolo 17 dello statuto FIFA (consultabile QUI), che consente ad un giocatore di cambiare Nazionale qualora con la prima avesse disputato solamente match non ufficiali (leggasi amichevoli).

È diventata una prassi piuttosto comune quella di cambiare nazionale per trovare più spazio in campo internazionale. Basti pensare ai tanti oriundi transitati per la nazionale italiana: dal campione del mondo 2006 Mauro Germán Camoranesi, mai convocato però dall’Argentina, a Thiago Motta, sceso in campo due volte con il Brasile, fino al più attuale Éder, pre-convocato nel 2008 con la nazionale olimpica del Brasile e naturalizzato italiano nel 2015. Senza dimenticare chi ha fatto il percorso inverso, come Massimo Margiotta, convocato dal Venezuela dopo i trascorsi nelle giovanili azzurre, Hachim Mastour, nato a Reggio Emilia ma che ha scelto il Marocco dopo gli esordi con l’Under 16 tricolore, e Franco Vázquez, che nel 2015 accetta la chiamata dell’Italia per poi cambiare idea tre anni più tardi scegliendo l’Argentina.

Abbiamo stilato una top 11 dei giocatori naturalizzati, adottando come criterio il fatto di avere presenze – giovanili o con la maggiore in gare non ufficiali – con entrambe le nazionali. Come modulo abbiamo optato per uno spregiudicato 3-4-3, affidando la panchina all’attuale tecnico dell’Huddersfield Town, David Wagner. Ovviamente anche l’allenatore classe ’71 rientra a pieno merito nella categoria di coloro che hanno cambiato nazionale. Cresciuto in Germania da padre americano e madre teutonica, vanta un modesto curriculum da attaccante in Bundesliga. Dopo aver disputato alcuni match con le selezioni U18 e U21 della Mannschaft, nel 1996 accetta la chiamata degli Stati Uniti, disputando complessivamente 8 incontri con la nazionale a stelle e strisce.

PORTIERE

Alfred Gomis (Senegal): nato a Ziguinchor, si trasferisce da bambino con la famiglia a Cuneo. Grazie al doppio passaporto, dichiara inizialmente di preferire la nazionale italiana, disputando alcune partite con l’Under-20 e la B Italia. Nel settembre 2017, però, viene convocato dalla nazionale maggiore del Senegal, con cui disputa anche i Mondiali 2018 in Russia.

DIFENSORI

Frédéric Shtjefan Veseli (Albania): di origini kosovare-albanesi, il difensore dell’Empoli svolge tutta la trafila nelle nazionali giovanili – dall’Under-15 fino all’Under-21 – della Svizzera, nazione che gli dà i natali. Mai preso in considerazione per la selezione maggiore elvetica, nel 2015 riceve la prima convocazione da parte dell’Albania e, l’anno successivo, fa parte della spedizione agli Europei in Francia.

Kalidou Koulibaly (Senegal): formatosi calcisticamente in Francia, suo Paese natale, opta per la selezione transalpina nel 2011 rifiutando la chiamata del Senegal. Dopo essere stato un punto fermo dell’Under-20 dei galletti, non viene però più chiamato e così nel 2015 risponde alla convocazione dei Leoni della Teranga, con i quali disputa la Coppa d’Africa 2017 e i Mondiali 2018.

Roman Neustädter (Russia): nato a Dnipro, nell’attuale Ucraina, da madre russa e padre kazako di etnia tedesco con natali kirghisi. Eleggibile per tutte e cinque le nazionali, sceglie inizialmente quella tedesca con cui milita in Under-20 e Under-21 per poi esordire nel 2012 con la Mannschaft. Nel gennaio 2016 ottiene la cittadinanza russa e a giugno è tra i convocati della Sbornaya per gli Europei in Francia.

CENTROCAMPISTI

Adam Ounas (Algeria): nel 2015 le buone prestazioni fornite con la maglia del Bordeaux gli valgono la chiamata delle selezione Under-20 della Francia. Due anni dopo, tuttavia, decide di accettare la chiamata dell’Algeria, paese d’origine della sua famiglia, con cui l’esterno offensivo del Napoli vanta finora due spezzoni di gara contro Zambia e Benin.

Rafinha (Brasile): il figlio dell’ex Fiorentina e Lecce Mazinho, a differenza del fratello Thiago Alcántara che gioca per la Spagna, ha scelto di difendere i colori del Brasile. Dopo aver svolto la trafila nelle nazionali giovanili iberiche dall’Under-16 all’Under-19, nel 2013 sceglie l’Under-20 verdeoro esordendo poi nel 2015 nella Seleção. Nel 2016, inoltre, vince la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio.

Geoffrey Kondogbia (Repubblica Centrafricana)“Ho sempre sognato di giocare per la Repubblica Centrafricana”, parole alla Ibra per l’ex Inter che, dopo aver vestito la maglia della Francia dall’Under-16 fino alla nazionale maggiore (5 presenze in amichevole tra il 2013 e il 2015), a inizio ottobre accetta la chiamata del CT Raoul Savoy, che gli affida anche i gradi di capitano.

Emre Mor (Turchia): nato in Danimarca da padre turco e madre macedone, l’ala classe ’97 rappresenta la selezione nordica a livello giovanile dall’Under-17 fino all’Under-19. Nel 2016 opta per la Turchia esordendo a marzo con l’Under-21 nel match con i pari età della Slovacchia e poi, a maggio, con la nazionale A guidata da Fatih Terim nella sfida con il Montenegro.

ATTACCANTI

Juan Manuel Iturbe (Paraguay): esordisce nel 2008 nell’Under-17 del Paraguay, successivamente approda nell’Under-20 e nell’Albirroja, con cui disputa anche un’amichevole. Nel 2010 accetta la chiamata dell’Argentina U20 e fa parte della squadra sparring partner dell’Albiceleste per i mondiali in Sudafrica. A marzo 2016 debutta in gare ufficiali con il Paraguay nel match contro il Brasile.

Pierre-Emerick Aubameyang (Gabon): natali francesi, madre spagnola e padre gabonese. L’11 febbraio 2009 fa il suo esordio con la selezione transalpina U21 in amichevole contro la Tunisia U23. Poco più di un mese dopo, il 28 marzo, bagna il debutto con la nazionale del Gabon andando in gol contro il Marocco. Ben presto diventa capitano e miglior marcatore di tutti i tempi delle Pantere con 24 centri totali realizzati finora.

M’Baye Niang (Senegal): nato in Francia da genitori senegalesi, gioca con le selezioni U17, U19 e U21 dei Bleus. Nel 2013 riceve la prima chiamata da parte del Senegal, ma, dopo l’iniziale placet del classe ’94, non se ne fa nulla. Si arriva così al 21 settembre 2017 e questa volta la risposta è positiva, con tanto di esordio il successivo 7 ottobre e partecipazione ai Mondiali 2018, griffati con un gol all’esordio contro la Polonia.