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Il Siviglia va a Barcellona da prima della classe. Un esame di maturità contro una big in crisi

Chi se lo sarebbe mai aspettato. Dopo otto giornate in testa alla Liga non ci sono le due superfavorite Real Madrid o Barcellona, e neppure l’Atlético di Simeone. Chi viaggia più in alto di tutti è il Siviglia di Pablo Machín. È vero che lo scorcio di campionato appena trascorso non può essere troppo indicativo, viste le poche partite giocate. Ma è comunque sorprendente vedere in cima una squadra che lo scorso anno aveva faticato a raggiungere il settimo posto e che si era dovuta districare tra tre gestioni diverse (Berizzo, Montella e il traghettatore Caparrós).

Inoltre il Siviglia è una squadra profondamente cambiata rispetto alla stagione precedente. Quasi rivoluzionata, visti i 12 arrivi e le 15 partenze. Tra i ceduti ci sono Lenglet, passato al Barcellona per 35 milioni; Nzonzi, prelevato dalla Roma per 25, e Correa, arrivato sull’altra sponda del Tevere per una quindicina di milioni. In compenso la dirigenza ha speso molto di più di quanto incassato, andando a prelevare calciatori praticamente in ogni ruolo. L’acquisto più interessante – anche più redditizio – è stato quello del milanista André Silva, giunto in Andalusia in prestito ed entrato subito nei meccanismi della squadra (ha già realizzato sette reti in campionato).

L’attuale primo posto premia i meriti di Machín. Rispetto al passato la principale novità apportata dall’ex tecnico del Girona è stata la difesa a tre, con l’ex conoscenza del calcio italiano Simon Kjær a comandare la linea. Banega viene invece utilizzato nella sua posizione preferita, quella di mediano/regista davanti alla difesa; non manca comunque la fantasia, vista la contemporanea presenza di Sarabia e Vázquez nella zona centrale con Navas in fascia. La nuova disposizione ha allungato la coperta, se così si può dire: la fase difensiva è migliorata, ma soprattutto in attacco la squadra sembra volare. Quanto a gol è seconda solo al Barcellona di Messi e Suàrez.

A proposito di Barcellona. Il prossimo avversario sulla strada del Siviglia sarà proprio la squadra di Valverde, seconda in classifica ma a cui manca la vittoria da quattro turni, un’eternità per le abitudini dei blaugrana. Si giocherà al Nou Camp, la partita ha sicuramente una favorita, ma gli andalusi non partono battuti in partenza. L’attuale condizione psicologica può pesare in negativo per i padroni di casa e recitare, invece, un ruolo favorevole per gli ospiti. Una cosa è certa: il Siviglia vuole continuare la sua corsa e stupire ancora. Anche se sulla sua strada c’è il grande Barça.