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Stoffel, cosa è andato storto?

Con l’annuncio di Lando Norris in McLaren dalla prossima stagione, si era capito che l’avventura di Stoffel Vandoorne alla guida della vettura di Woking era ai titoli di coda. Certo, ci si aspettava che qualcuno potesse puntare su di lui, e invece proprio oggi è arrivata la notizia che non ti aspetti: il belga ha firmato con il team HWA RACELAB e correrà dunque in Formula E nel 2019.

Se è vero che i posti sulla griglia in Formula 1 erano rimasti davvero pochi – nel fine settimana erano infatti scesi a 4, dopo l’ufficializzazione dell’arrivo di George Russell in Williams (molto probabilmente al posto di Stroll, che passerà quasi sicuramente in Force India) – erano parecchi gli addetti ai lavori che pensavano che Vandoorne, insieme a Ocon e a Wehrlein, fosse tra i piloti che meritavano di avere un sedile per l’anno prossimo. Ma evidentemente non è stato questo il caso.

E pensare che Vandoorne, al debutto, aveva mostrato ottime potenzialità, andando subito a punti con una McLaren tutt’altro che performante. Questo risultato, ottenuto nel Gp del Bahrain nel 2016 (il belga sostituì Alonso per una gara dopo il terribile incidente dello spagnolo nel Gp d’Australia), oltre alla vittoria del titolo di Gp2 nell’anno precedente, convinse la McLaren a dare in eredità a Vandoorne il sedile lasciato vuoto da Jenson Button, che si ritirò a fine stagione. Ma, tirando le somme, il 26enne di Courtrai non è mai riuscito ad abituarsi alla vettura, anche a causa degli innumerevoli guasti che hanno condito la sua permanenza in McLaren; a oggi, il belga ha ottenuto 22 punti in due anni, oltre al punto ottenuto nel 2016, e l’ultimo piazzamento in top 10 risale al Gp di Azerbaijan di quest’anno.

Ora, Vandoorne tenta di rilanciare la propria carriera spostandosi in Formula E. Il passaggio dalla Formula 1 alla Formula E è un tragitto abbastanza frequente tra i piloti che non trovano un sedile nella categoria regina: gli esempi più noti sono quelli di Vergne, Buemi e Di Grassi, che negli anni hanno conquistato il titolo di categoria. E chissà, magari quest’anno toccherà proprio a Vandoorne.