Il primo campionato di Serie A della rifondata SPAL si è concluso con il raggiungimento dell’obiettivo prefissato: la salvezza. Infatti, nella scorsa stagione, dopo aver totalizzato solo 15 punti nel girone di andata, i ferraresi si sono messi a correre e hanno raggiunto una meritata permanenza nella massima serie. Artefici del grande risultato, per nulla scontato per una società ripartita dalla Seconda Divisione della Lega Pro nel 2013, sono stati il suo allenatore Leonardo Semplici e una rosa costruita con un mix di giocatori esperti, giocatori in cerca di riscatto e giovani di prospere speranze.
Il campionato 2018/2019 è cominciato nel migliore dei modi: la SPAL ha conquistato 9 punti nelle prime quattro partite, frutto di tre vittorie contro Bologna, Parma e Atalanta e di una sconfitta contro il Torino. Dopo questo inizio entusiasmante, i risultati si sono incrinati. Nelle successive 4 partite gli spallini hanno ottenuto 0 punti: perso contro Fiorentina, Sassuolo, Sampdoria e Inter.
Al di là dei risultati, tuttavia la SPAL sta dimostrando di essere una squadra ben rodata e ben impostata sul terreno di gioco. Il calcio di Semplici sta facendo divertire tutto il nuovo Paolo Mazza, che, nonostante le recenti sconfitte, continua a godersi la Serie A assieme ai biancoazzurri. Il 3-5-2 spallino è uno stile di gioco che mi sento di paragonare a un misto fra la tecnica e la velocità classici del Sassuolo e la cattiveria e l’attenzione tattica tipici del ChievoVerona. Infatti, i ferraresi fanno della velocità in ripartenza e della tecnica di alcuni suoi uomini un’importante arma d’attacco, così come sfruttano l’aggressività agonistica e l’accortezza nei movimenti per costruire un fortino nel reparto arretrato. Insomma, due ingredienti semplici, ma essenziali per dare fastidio a tutti in Serie A.
Leonardo Semplici, che era stato molto vicino all’esonero nella scorsa stagione, sta riuscendo ora a mettere al loro posto tutti i suoi tasselli. Un grande aiuto è arrivato anche dal mercato estivo, durante il quale la società spallina ha speso in totale una cifra superiore ai 20 milioni di Euro. Poi, però, il merito va recapitato al tecnico toscano, che con la sua squadra sta mostrando di avere idee e capacità di applicarle.
I tifosi estensi non devono preoccuparsi se nelle ultime partite, spesso anche molto sfortunate, i biancoazzurri sono usciti a mani vuote. Grazie al loro gioco, all’accumulo di esperienza, alla caparbietà e all’intelligenza del loro allenatore, alla qualità di alcuni giocatori e alla buona gestione societaria, il futuro della SPAL sarà sicuramente in Serie A. E chissà, magari, dopo aver posto solide basi nella massima serie, quali potranno essere gli obiettivi e le ambizioni dei Cerbiatti nei prossimi anni.