Dallo scandalo in Belgio ai sospetti su Psg-Stella Rossa: il calcio trema e riaffiorano i brutti ricordi
28 arresti, perquisizioni nelle sedi di quasi tutti i club del campionato, e una bufera che sembra dover ancora iniziare: scoppiata una nuova Calciopoli in Belgio. Un termine questo, che di sicuro non fa venire in mente bei ricordi a noi italiani, ma che invece ci riporta indietro a quella strana estate del 2006, nata malissimo con lo scandalo più grande della storia della Serie A, ma finita sicuramente meglio grazie al Mondiale tedesco.
Nell’occhio del ciclone è finita adesso la Pro League belga, campionato sicuramente meno affascinante della Serie A di dodici anni fa, ma che è in grande crescita e continua a produrre talenti, come dimostrato tra l’altro dal Mondiale russo. Anche in questo caso è difficile prevedere un finale positivo della vicenda, con il coinvolgimento di squadre blasonate come Anderlecht, Club Brugge e Standard Liege, che rischia di rendere la situazione ancora più pesante. Se poi consideriamo che a finire in manette sono stati anche due arbitri e l’allenatore del Brugge, Ivan Leko, allora possiamo immaginare uno scandalo di proporzioni mai viste e più grande addirittura di Calciopoli. Non è ancora stato dimostrato che le frodi e il riciclaggio di denaro abbiano alterato le sfide di campionato, ma si sa, quando ci sono tanti soldi di mezzo è difficile anche solo pensare che non siano state coinvolte partite ufficiali. L’inchiesta è, come detto, solo agli inizi ma è destinata ad estendersi a macchia d’olio: tanti infatti i Paesi finiti sotto perquisizione, da Serbia, Montenegro e Cipro, fino ad arrivare alla più blasonata Francia. Ed è proprio da Parigi che è arrivata, grazie a un’incredibile coincidenza, un’altra bomba che rischia di esplodere coinvolgendo l’intero sistema calcistico internazionale: il match di Champions League Psg-Stella Rossa sarebbe stato combinato, per favorire una scommessa piazzata da un dirigente del club serbo che ha puntato sulla sconfitta dei suoi con 5 gol di scarto. I parigini si dichiarano innocenti e si dicono pronti a collaborare con la giustizia, mentre non è ancora arrivata la risposta del club serbo, che di sicuro festeggerebbe nel peggiore dei modi il ritorno in Champions dopo 27 anni.
La faccenda rischia seriamente di stravolgere la stagione e il mondo del calcio, e non è detto che non possa essere coinvolto qualche altro club blasonato. Nella speranza che i due scandali creino meno caos del previsto e della vecchia Calciopoli, il nome di un indagato ci fa tornare un beffardo sorriso: si tratta di uno degli agenti coinvolti in Belgio per la manipolazione di alcuni trasferimenti, ovvero Bayat…Mogi.