Home » Tu la conosci Kiara?

In primis, chiediamo scusa ad Aldo, Giovanni e Giacomo per aver preso in prestito il titolo di un loro famoso film adattandolo per l’occasione. In secundis, chiediamo scusa tutti quanti noi appassionati di motor sport a Kiara Fontanesi. Occupiamo pagine e pagine sia cartacee che web per processare – sportivamente parlando, s’intende – la disastrosa Ferrari di queste ultime gare oppure per fare le pulci a  Valentino Rossi in crisi di risultati e dedichiamo poche righe a colei che – assieme a Tony Cairoli  – negli ultimi anni ha tenuto in alto lo stellone motoristico del Belpaese.

Appare quindi sacrosanto esaltare Kiara Fontanesi, 25enne parmense, che lo scorso 30 settembre imponendosi in gara-2 nel Gp di Imola, si è aggiudicata il suo sesto mondiale di motocross. Sì, avete letto bene, 6 titoli Mondiali. Praticamente Kiara in sella alla sua Yamaha YZ-F 250 (la cilindrata riservata alle donne) è imbattibile dal 2012. Sì, state pensando che i conti non tornano, ma l’affermazione precedente non è errata. L’unico anno nel quale la Fontanesi non si è portata a casa l’iride è stato il 2016, quando la parmense però era in sella a una Honda. Tornata alla casa del Diapason nel 2017, si è rivelata nuovamente vincente. Sebbene di rivali ce ne siano, tutte agguerritissime. Lo scorso anno si prese la rivincita sulla francese Livia Lancelot – trionfatrice nel 2016  – per una sola lunghezza, mentre in questa stagione ha avuto ragione dell’olandese Nancy Van der Ven (anche lei su Yamaha) per soli 8 punti. E non bisogna omettere il pizzico di fortuna dovuto all’infortunio occorso alla neozelandese Courtney Duncan, che le ha impedito di difendere il primato in classifica nelle ultime due gare. Ma d’altronde, difficilmente si può trionfare nello sport senza avere la buona sorte dalla propria e la Fontanesi non fa eccezione alla regola.

Kiara rappresenta la punta di diamante di un movimento che mette in scena gare di una tecnica e di una spettacolarità che nulla hanno a che invidiare a quelle proposte dai colleghi maschi. La FIM – Federazione Internazionale del Motociclismo – ci ha visto lungo quando ha istituito il Mondiale in rosa nel 2005 (sebbene le prime tre edizioni sono passate alla storia come Coppa del Mondo). Tocca ai media ora esaltare le potenzialità di questa specifica categoria. A cominciare da quelli italiani. Sarebbe davvero un peccato continuare a oscurare questa fuoriclasse come Kiara Fontanesi.