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Real, che succede? Lopetegui è già in discussione

Non si può dire che le prime giornate di Liga non abbiano regalato sorprese: dopo otto giornate, infatti, fa strano vedere al primo posto il Siviglia, con Barcellona e Real Madrid a inseguire. L’annata è ancora lunga, certo, ma ci sono dei segnali che indicano che le gerarchie a fine stagione potrebbero essere ribaltate. In particolare, l’avvio del Real Madrid è tutt’altro che positivo, considerando gli standard: il distacco dal Siviglia primo in classifica è di soltanto due punti, ma la quarta posizione attuale rappresenta per i Blancos l’inizio di stagione peggiore dal 2012/13. E questo dato è uno dei motivi principali per cui Julen Lopetegui si trova già in una posizione scomoda.

Dalla panchina della nazionale spagnola al rischio di rimanere appiedato – il possibile tracollo dell’allenatore spagnolo è sorprendente, ma il Real ha già dimostrato più volte di avere poca pazienza. La cessione di Cristiano Ronaldo è sicuramente una perdita enorme e un fattore che non si può decisamente ignorare, sta di fatto che le prestazioni offerte non si son attestate su livelli accettabili, secondo la presidenza e anche secondo i tifosi, che hanno più volte espresso il proprio disappunto.

Il Real è chiamato a risollevarsi dopo il terzo posto in campionato della scorsa stagione – anche se l’ennesima vittoria della Champions ha addolcito molto la delusione – ma visto l’avvio i dubbi superano ampiamente le speranze. Secondo la stampa spagnola, intanto, Florentino Perez avrebbe già iniziato a sondare il terreno per alcune possibili alternative: il nome più caldo, al momento, sembrerebbe quello di Antonio Conte, unico “big” attualmente senza contratto e già presente nella lista degli obiettivi del Real Madrid dall’addio di Zidane. Se non dovesse arrivare nessuno e si dovesse optare comunque per l’esonero di Lopetegui, invece, Perez potrebbe virare sulla scelta di un traghettatore già sotto contratto con il club, ovvero Santiago Solari, ex Inter attualmente allenatore del Real Madrid Castilla, squadra B del Real.

La situazione a Madrid è confusa, ma Sergio Ramos ha difeso l’allenatore, dicendo che è troppo presto per parlare di decisioni così estreme: “Ci sono volte in cui il cambio di allenatore ha funzionato e altre no, sarebbe comunque una follia cambiare adesso, è decisamente troppo presto e la decisione non spetta a noi giocatori. Chi ci dà per morti sbaglia: La squadra ha anima, spirito, voglia e ambizione di continuare a vincere, è il nostro dna”. E in ogni caso, due punti di ritardo dalla vetta, a trenta giornate dalla fine, sono decisamente recuperabili.