Genoa, l’attacco non è solo Piątek
Tutte le copertine di questo inizio di campionato in casa Genoa se le è prese ovviamente Krzysztof Piątek, di cui abbiamo parlato pochi giorni fa. La punta polacca ha infatti segnato otto gol nelle prime sei giornate di campionato per un totale clamoroso per un esordiente in Italia di dodici gol in sette partite contando anche la Coppa Italia.
Non deve però passare sotto traccia il lavoro fatto da Christian Kouamé. Il ventenne si è reso anch’esso protagonista di un ottimo avvio di stagione al suo esordio in Serie A. Una rete (potevano essere due se contro il Frosinone un suo tiro non fosse sbattuto su entrambi i pali prima di uscire) e due assist forniti nella partita contro i ciociari proprio a Piątek, con cui ha già un’ottima intesa nonostante giochino insieme da poco tempo.
Dopo un’eccellente annata in Serie B a Cittadella, Kouamè si sta dimostrando pronto per la massima serie. Alto e dal fisico brevilineo, a differenza del suo idolo Didier Drogba, l’ivoriano deve parte del suo brillante avvio di stagione a Ballardini.
L’allenatore romagnolo infatti, a differenza della scorsa stagione quando da subentrante badò solamente al sodo blindando la difesa, ha deciso quest’anno di dare un’impronta più offensiva al Genoa. Difficile infatti vedere una squadra il cui primo obiettivo è la salvezza schierarsi in quesi tutte le partite con un trequartista come Pandev e due punte come Kouamé e Piątek. Sopratutto in casa questa scelta ha dato i suoi frutti, con i rossoblù che hanno vinto finora tutti gli incontri disputati al Ferraris. Decisivo in tal senso anche l’apporto di Pandev, che due anni fa sembrava un giocatore finito e invece ora, a trentacinque anni, sta vivendo un momento magico. Nella posizione dietro alle punte datagli da Ballardini infatti, può far rendere al meglio la sua qualità risultando spesso letale tra le linee per le difese lente delle squadre di bassa classifica. Attenzione infine a Favilli, che ha fatto molto bene in Serie B nelle ultime due stagioni e, se non avrà altri problemi muscolari, potrà essere un’arma molto importante a stagione in corso.
Si può discutere sul fatto che i liguri non abbiano finora affrontato squadre di prima fascia, esclusa la Lazio, ma è anche vero che per una squadra come il Genoa è fondamentale vincere con tutte le formazioni sulla carta più scarse. E Ballardini questo sembra averlo capito molto bene, portando la il Grifone al sesto posto con ancora una partita da recuperare. Sotto i colpi di Piątek e compagni sono infatti già cadute Empoli, Bologna, ChievoVerona e Frosinone. Tutte squadre destinate a lottare per non retrocedere.