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Andreazzoli e Longo contro il loro passato. I due tecnici “chiedono strada” alle loro ex squadre

La lotta salvezza si fa sempre più serrata e intensa. Due delle squadre che saranno invischiate fino alla fine sono Empoli e Frosinone, attualmente al terzultimo e penultimo posto della classifica. Entrambe cercano punti preziosi contro due avversari sulla carta più forti. I toscani ospitano la Roma di Di Francesco, tornata prepotentemente in corsa dopo un avvio un po’ stentato; i ciociari vanno a far visita al Torino di Mazzarri.

Il pronostico, come dicevamo, pende tutto dalla parte di Roma e Torino. Sulla carta queste due formazioni sono favorite, anche se il campionato ha dimostrato che di sorprese ne possono accadere eccome. Ne è un esempio il pareggio ottenuto proprio dall’Empoli contro il Milan o la sconfitta dei capitolini contro il Bologna. A volte, nell’arco di novanta minuti, i valori possono ribaltarsi e comportare delle sorprese.

Gli allenatori di Empoli e Frosinone stanno vivendo due momenti delicati, anche se in misura diversa. Andreazzoli sta proponendo lo stesso identico gioco che incantò in Serie B, ma la sfortuna e la poca concretezza gli hanno fatto raccogliere meno; Longo, invece, è maggiormente sulla graticola visto che il suo Frosinone, oltre ad essere ancora a secco di vittorie, non sta esprimendo un calcio soddisfacente per la piazza ciociara. Entrambi sanno che ogni weekend può essere quello giusto per la svolta, ma sanno anche che avranno due compiti proibitivi.

E non solo. Perché sia Andreazzoli che Longo dovranno vedersela con il loro passato, più o meno recente. Il primo ha vissuto una decina di stagioni alla Roma, come primo allenatore nel post Zeman (2013) e in generale come collaboratore di Spalletti, Luis Enrique e Rudi Garcia. Il secondo è invece cresciuto nel florido vivaio del Torino e ha esordito in prima squadra nell’ormai lontano 1994; poi, da tecnico, ha guidato gli Allievi e la Primavera dei granata tra il 2009 e il 2016. Per entrambi si prospetta l’arduo compito di “chiedere strada” alle loro ex squadre. Per rilanciare la lotta salvezza occorre affrontare il proprio passato.